Pubblicato il: 22/03/2024 alle 20:58
“Avrei voluto vedere le faccette oggi della presidente del consiglio Meloni quando al Consiglio europeo avrà ricevuto la notizia che una ministra del suo governo, Daniela Santanchè, è indagata per truffa aggravata ai danni dello Stato”. Lo ha detto la segretaria nazionale del Pd Elly Schlein a Caltanissetta per la conferenza programmatica del partito.
“Per accuse meno gravi di queste ministri si sono dimessi in Italia e in Europa. Torniamo a chiedere, quello che chiedevamo già 8 mesi fa e cioè che la presidente Meloni prenda atto di queste gravi accuse e chieda alla sua ministra di fare un passo indietro”. Ha detto Elly Schelin, riferendosi alle indagini sulla ministra Daniela Santanché. “Accuse così gravi – ha continuato Schlein – non meritano di sentir rispondere che si aspetta la fine di un processo, siamo tutti garantisti, ma quando una ministra è indagata con l'accusa di aver truffato lo Stato per la vicenda relativa alla cassa integrazione in deroga, ecco questo tipo di accuse mette a rischio l'onorabilità dell'istituzione che questa ministra rappresenta. Torniamo a chiedere alla premier di agire a tutela dell'onorabilità delle istituzioni e per evitare che questo governo metta in imbarazzo l'Italia anche nei consensi internazionali”.
Poi la segretaria nazionale del Pd ha parlato di occupazione femminile che a Caltanissetta registra un dato tra i più bassi. “Non possiamo accettare questi dati di occupazione femminile che sono agli ultimi posti in Europa. Ci sono tante proposte – ha continuato – che il Partito Democratico sta portando avanti per sostenere l'occupazione femminile. Uno che ci sta particolarmente a cuore ha visto il voto contrario della Destra che governa e quindi anche di Giorgia Meloni e ha visto il favore di tutte le opposizioni. E' una proposta molto semplice, molto europea, l'hanno fatta in Spagna, la stanno facendo in Francia. Si tratta di un congedo paritario pienamente retribuito di 5 mesi per entrambi i genitori che non sia trasferibile tra di loro. Questo sarebbe un modo per sostenere le famiglie concretamente non con la retorica vuota di questo Governo”.
“Sosterrebbe i padri – ha aggiunto – perché tanti di loro potrebbero voler avere la possibilità, senza rimetterci dal punto di vista professionale, di riuscire a passare più tempo con i figli. Questo redistribuirebbe quel carico di cura non pagato che in una società patriarcale, come è la nostra, grava maggiormente sulle spalle delle donne. Non è un caso se siamo così indietro dal punto di vista dell'occupazione femminile. E' perché si dà per scontato, sbagliando, che siano le donne a doversi fare carico della cura delle figlie e dei figli, o dei genitori anziani o delle persone non autosufficienti. Su tutti questi versanti le risposte che sta dando il Governo guidato da Giorgia Meloni sono sbagliate, anzi aumentano le diseguaglianze”
“Questo governo – ha continuato Schlein – sta aumentando le diseguaglianze. Lo hanno fatto devastando la delega sulla non autosufficienza, prendendo in giro le persone anziane, quando titolavano ‘mille euro agli anziani' come se arrivassero in busta mille euro a 14 milioni di persone anziane, quando si trattava di una misura sperimentale che partirà l'anno prossimo solo per 27mila persone, quelle che hanno la situazione più grave. Che per carità vanno aiutate ma non basta una risposta soltanto a questa platea così ridotta. Abbiamo milioni di famiglie in cui ci sono persone non autosufficienti che meritano risposte, servizi e un aiuto economico”.
E ancora ha aggiunto: “Ci preoccupano i tagli sul Pnrr agli asili nido. Lo voglio dire in una regione come questa. Investire sui servizi educativi per l'infanzia vuol dire sostenere l'istruzione delle bambine e dei bambini. Perché prima parte quell'educazione e prima riduciamo i divari e le povertà educative. Questa regione – ha detto – sa cosa vuol dire quando i bambini o i ragazzi abbandonano troppo presto il ciclo di studi. La seconda questione è che dare lavoro in questi servizi vuol dire aumentare l'occupazione femminile, perché sono servizi con alta percentuale di occupazione delle donne, e vuol dire anche libererare il tempo di altre donne che se mancano gli asili nido restano a casa a prendersi carico dei figli. E quindi capite perché le proposte che fa il Partito Democratico sono proposte di buon senso che speriamo che prima o poi il Governo guidato per la prima volta da una presidente del Consiglio donna voglia raccogliere”.
Infine Schlein ha affrontato il tema delle alleanze. “Non sono mai stata affezionata alle etichette – ha detto – perché sembra di parlare di schemi calati dall'alto, in provetta. Quello che noi stiamo provando a fare in tutti i territori è costruire generosamente una coalizione che abbia un programma coerente e che sia con candidati credibili. Questo – ha continuato – lo facciamo nella maniera più aperta, rivolgendoci sempre a tutte le forze, a una condizione: che siano alternative a questa destra. Sia chiaro: il Pd non è disponibile, mai, a fare alleanza con delle forze che non siano alternative a questa destra. Quindi non ci sono schemi preconfezionati. Ogni territorio ha una sua storia ma dappertutto il Pd è testardamente unitario e continuerà ad esserlo. Le persone che ci fermano per strada, preoccupate per le scelte di questo governo che stanno peggiorando la qualità di vita degli italiani, ci chiedono di assumerci questa responsabilità e noi ci siamo”. E aggiunge: “Posso dire da qui che in Piemonte il Pd propone alla coalizione una candidata molto in gamba, Gianna Pentenero a cui va il mio personale ringraziamento e naturalmente il mio invito è alle altre forze alternative alla destra a poter sostenere questa candidatura, a partire soprattutto da Alleanza Verdi e Sinistra, Fratoianni e Bonelli, con cui abbiamo dimostrato in tutti questi contesti di lavorare insieme”.
Non è la mia sinistra che vorrei ma dice delle cose condivisibili. ottima intervista, grazie.