Pubblicato il: 29/02/2024 alle 10:02
Negli ultimi giorni Caltanissetta ha vissuto una grave emergenza relativa alla distribuzione idrica. Un evenienza questa divenuta ormai sempre più frequente. Duole constatare una grave divergenza tra la realtà dei fatti e i comunicati di Caltacqua. Sono state comunicate due interruzioni dell'erogazione che avrebbero dovuto prevedere un periodo intermedio di regolare distribuzione. In realtà il quartiere San Luca non ha ricevuto una goccia d'acqua per oltre quindici giorni.
Dispiace constatare una totale mancanza di trasparenza e chiarezza nella comunicazione di chi gestisce un fondamentale servizio pubblico. Impossibile, componendo il numero verde dedicato, parlare con un operatore e ancor più difficile avere chiarimenti e informazioni adeguate. Altrettanto impossibile essere ricevuti da personale in grado di dare spiegazioni recandosi presso gli uffici della società in quanto la guardia giurata scoraggia gli ingressi.
Nella città in cui i disservizi sono continui e le interruzioni dell'erogazione nel corso dell'anno ripetute si paga una tariffa tra le più elevate d'Italia. In spregio agli impegni assunti inizialmente manca ogni infrastruttura di accumulo che possa consentire di superare le continue interruzioni per cui alla chiusura dei rubinetti da parte di Sicilia Acque la città resta immediatamente senza una goccia d'acqua. Qualche anno fa vi furono dei lavori nella zona prospiciente il Liceo Scientifico e ci fu detto che servivano a collegare le condutture provenienti da Ovest ( Ancipa e altro) con quelle provenienti da Est ( Ancipa) in modo da affrancare la città dalle continue interruzioni. Come mai la città continua ad essere esposta alle carenze di un servizio da terzo mondo? Come mai non vengono captate e accumulate le pur abbondanti risorse presenti nel sottosuolo del territorio comunale? Credo che sia venuto il momento in cui la politica nissena metta sul tavolo il problema dell'acqua e della sua gestione vessatoria nei confronti dei cittadini.
Sergio Iacona