Pubblicato il: 07/04/2020 alle 16:08
Eni, nell’ambito delle attività di contrasto della diffusione del Coronavirus, ha avviato una serie di importanti iniziative a supporto delle strutture sanitarie locali dei territori in cui opera. Tali attività si aggiungono a quelle già comunicate lo scorso 13 marzo, raggiungendo un impegno complessivo pari a circa 35 milioni di euro.
La società, fin dall’inizio dell’emergenza sanitaria, si è prontamente attivata per acquistare e importare, anche attraverso l’istituzione di un ponte aereo dedicato con la Cina, equipaggiamenti elettromedicali e dispositivi di protezione individuale (Dpi) da donare alle strutture competenti: tali approvvigionamenti, assegnati in seguito al confronto con le istituzioni sanitarie locali, comprendono circa 600 ventilatori polmonari, misuratori di saturazione sanguigna portatili, pompe siringa, monitor multiparametrci e letti per terapia intensiva, nonché ingenti quantità di mascherine chirurgiche e superiori .
in Sicilia, la compagnia ha realizzato il piano ingegneristico per l’allestimento di una unità di terapia intensiva al Presidio Ospedaliero Sant’Elia a Caltanissetta, a beneficio anche della comunità di Gela; è inoltre in corso l’approvvigionamento di una sterilizzatrice ospedaliera per l’ospedale di Gela. Per le Aziende sanitarie locali di Messina-Milazzo, la Raffineria di Milazzo (joint venture con Eni al 50%) supporta il progetto per l’allestimento di postazioni di terapia intensiva presso l’ospedale di Milazzo;
La società ha in corso di finalizzazione delle partnership con l’Istituto dei Sistemi Complessi del CNR e con l’Istituto Superiore di Sanità per l’utilizzo delle capacità di calcolo e modellizzazione del supercalcolatore Eni/HPC5, tra i più potenti al mondo, da destinare alla ricerca medica collegata alle malattie infettive. Lo stesso calcolatore e la competenza degli informatici di Eni è anche a disposizione in questi giorni dei medici del Policlinico San Matteo di Pavia per ricerche di carattere epidemiologico sui dati di accesso alle strutture sanitarie.
Eni continuerà a monitorare l’evoluzione dell’emergenza e le conseguenti necessità che dovessero emergere a livello locale in ambito sanitario.