Pubblicato il: 09/01/2014 alle 09:43
Padre e figlio entrano armati al Tribunale per i Minorenni di Caltanissetta. Non è il primo caso che si registra negli uffici giudiziari di via Don Minzoni. Ed è successo anche ieri, quando entrambi hanno varcato il presidio all'ingresso e hanno dovuto far scorrere i rispettivi marsupi nello scanner di controllo ai raggi X. E subito, all'occhio del brigadiere dei metronotte dell'istituto Ksm addetto alla vigilanza del Tribunale, non è sfuggita la presenza di due oggetti sospetti nelle tracolle di padre e figlio, risultati poi essere S. M. di 76 anni e G. M. di 40, entrambi di Barrafranca. Il metronotte ha deciso di ispezionare i marsupi, rinvenendo due coltelli di genere vietato che i due barresi s'erano portati appresso. Il metronotte della Ksm, dopo aver scrupolosamente accertato che padre e figlio non detenessero altre armi, ha immediatamente allertato la centrale operativa dei carabinieri e al Palazzo di Giustizia minorile è intervenuto un equipaggio del Nucleo operativo Radiomobile che ha sequestrato i due coltelli e trasferito il pensionato e il figlio in caserma, da dove sono usciti con la denuncia a piede libero per porto e detenzione illegale di coltello.
Di recente altri episodi analoghi si sono registrati all'interno del Tribunale dei Minori e puntualmente ogni tentativo – intenzionale o no – di portare coltelli di qualunque tipologia è stato neutralizzato in tempo grazie alla presenza del metronotte della Ksm. Ma c'è chi sottolinea come sia insufficiente la presenza soltanto di un vigilantes addetto alla sicurezza che contemporaneamente deve identificare le numerose persone che giornalmente mettono piede negli uffici giudiziari minorili, verificare attraverso il metaldetector e il rullo se portano oggetti pericolosi e vigilare sulla possibile intrusione di sconosciuti considerato che i cancelli d'ingresso sono aperti al pubblico. Ecco perché sarebbe necessario potenziare almeno con un'altra unità il presidio di sicurezza all'interno del Tribunale dei Minorenni, a garanzia di chi quotidianamente lo frequenta per diverse ragioni.