“Entro 60 giorni ci saranno più di 10mila cittadini senza reddito”. E’ l’allarme lanciato dalle parti sociali, durante l’incontro svoltosi venerdì con l’amministrazione comunale di Gela. I vari esponenti delle associazioni produttive della città hanno chiesto al sindaco Lucio Greco, di adottare al più presto delle misure per aiutare commercianti, imprenditori, artigiani che si sono trovati in difficoltà a causa della pandemia. Tutti hanno ribadito che bisogna fare presto, non c’è più tempo per intervenire perché molte attività rischiano di non riaprire più. “Per circa un mese – si legge in una nota – abbiamo atteso la convocazione del sindaco per avviare un confronto di merito al fine di affrontare e tentare di risolvere il grande dramma economico che migliaia di operatori economici vivono, dal bar al ristorante, dall'agenzia viaggio alla palestra, dalla parrucchiera al centro estetico a tante altre tipologie merceologiche dell'articolato mondo delle partite Iva inclusi i liberi professionisti e migliaia di lavoratrici e lavoratori la cui cassa integrazione in deroga è in scadenza. Abbiamo rivendicato il diritto ad avere una risposta chiara, netta e attuale in merito a questo dramma che non ha precedenti e quindi va trattato nella sua dimensione emergenziale. Non vogliamo nessuna elemosina, ne contributi a pioggia e nemmeno fare l'elenco della spesa ma auspichiamo un sostegno reale”. Intanto le parti torneranno ad incontrarsi mercoledì prossimo. “Siamo pronti ad un ulteriore confronto perchè la collaborazione nostra non verrà mai meno nei confronti delle istituzioni dello Stato”. La nota porta la firma di Ignazio Giudice (Cgil), Emanuele Gallo (Cisl), Maurizio Castania (Uil), Andrea Alario (Ugl), Rocco D’Arma (Confcommercio), Rocco Pardo (Confesercenti), Antonio Ruvio (Casartigiani), Paolo Grimaldi (Fipe Confcommercio), Salvatore Sauna (Ordine Commercialisti), Gianni Mauro (Ordine Architetti), Giuseppe D’Aleo (Ordine Avvocati) e Nuccio Cannizzaro (Ordine Ingegneri).