“E’ una sentenza che è stata pronunciata in nome del Popolo Italiano e come tale va rispettata. Fermo restando la possibilità, prevista dal nostro ordinamento, di poterla impugnare”. Lo ha detto l’avvocato Adriana Vella al termine dell’udienza del processo a Matteo Messina Denaro condannato dalla Corte d’Assise d’Appello di Caltanissetta alla pena dell’ergastolo come mandante delle stragi di Capaci e via D’amelio. “Dobbiamo conoscere le motivazioni di questa condanna – ha detto l’avvocato Vella, difensore d’ufficio di Messina Denaro – ma resta ferma la mia convinzione sull’assenza di elementi sufficienti per ritenere confermata la responsabilità di Matteo Messina Denaro in ordine alla deliberazione del piano stragista che comprende anche le stragi di Capaci e via D’Amelio, cioè quelle che vengono contestate in questo processo”. Al difensore è stata fatta notare l’assenza dell’imputato per tutto il processo. “Non dobbiamo dimenticare – ha detto il legale – che Matteo Messina Denaro è un malato oncologico, sta male e credo che anche i suoi problemi di salute e le sue condizioni fisiche non gli abbiano consentito di partecipare alle udienze”. Poi ha aggiunto: “Con lui non ho mai parlato. Ho ricevuto soltanto un telegramma da parte sua dove mi chiedeva se fossi disponibile a un colloquio con lui che però non è mai avvenuto e di ciò non conosco le ragioni”