Pubblicato il: 26/05/2014 alle 06:24
A scrutinio concluso si cominciano a trarre le somme dei risultati della lunghissima campagna elettorale. In base elle percentuali e ai voti raccolti al Pd andrebbero tre seggi, gli eletti sarebbero Renato Soru, ex presidente della Regione Sardegna e patron di Tiscali, con 181 preferenze, dietro Caterina Chinnici con quasi 134 mila voti terza a sorpresa la giornalista Michela Giuffrida candidata indipendente del Pd sostenuta da Articolo 4 con 91 mila preferenze.
Flop del professore Giovanni Fiandaca, uno dei due nomi espressi dalla segreteria regionale Pd e al centro di numerose polemiche per via della trattativa Stato-mafia. Deludente anche il risultato dell'assessore Michela Stancheris, con 71 mila preferenze, di fatto espressione secca del presidente Crocetta. Scarso anche il risultato dei renziani di Faraone, che con Marco Zambuto si piazzano solo sesti con 65 mila preferenze.
“Tutti, dai sondaggisti ai commentatori sostenevano che il Movimento cinque stelle sarebbe stato il primo partito in Sicilia, invece non è stato così. Èstato un grande successo per il Pd che ha indovinato la campagna elettorale. Invece il Movimento di Grilli ha sbagliato linea politica – commenta il segretario regionale del Pd siciliano, Fausto Raciti – mancano solo pochissime sezioni – il 34,6 per cento delle preferenze, mentre il Movimento di Grillo si è fermato al 25,6 per cento”.
Due seggi andrebbero al Movimento 5 stelle, eletti il capolista Ignazio Corrao (quasi 71 mila voti) e Giulia Moi (65 mila) della Sardegna. Due seggi anche Forza Italia, che in Sicilia regge e supera ogni aspettativa. Vanno a Strasburgo il vice presidente dell'Ars Salvo Pogliese con 61 mila voti e il sardo Salvatore Cicu, con 51 mila voti. Male l'uscente Salvatore Iacolino, solo quinto, così come l'ex assessore Innocenzo Leontini, che si piazza al quarto posto nella lista degli azzurri.
L’ultimo degli 8 seggi spetterebbe al Ncd e andrebbe al professore Giovanni La Via riconfermato con 56 mila preferenze. Al secondo posto il segretario regionale Udc, Giovanni Pistorio, solo terzo Francesco Cascio, ritenuto temibile alla vigilia.