Pubblicato il: 12/09/2020 alle 15:13
Apprendo con rammarico ma senza particolare preoccupazione, se non per il danno alla mia reputazione, dei fatti che mi vengono contestati in merito a presunte condotte e rapporti illeciti con i proprietari pro tempore del Gela Calcio, e con il già consigliere Torrenti, ai tempi della mia carica di assessore del Comune di Gela.
Condotta che non appartiene alla sfera del mio operato ne come professionista ne tantomeno come ex amministratore del comune di Gela, rispettoso del ruolo istituzionale che ho avuto il privilegio di ricoprire, mosso da un forte senso di appartenenza alla collettività gelese è scevro da interessi personalistici in una vicenda, quella dell’acquisto del Gela Calcio, che ho sempre ritenuto essere di pertinenza privatistica e che per nulla doveva coinvolgere l’ente pubblico.
Certo della mia estraneità alle vicende e dell’inesistenza dei fatti contestati, non avendo mai intascato un euro ne tantomeno favorito appalti, operando sempre per il bene esclusivo della collettività, continuo a camminare a testa alta e con passo deciso sul cammino che la vita mi sta riservando, riponendo piena fiducia nell’operato della magistratura e nella serenità di giudizio che di certo mi restituirà giustizia.