Pubblicato il: 23/11/2013 alle 19:06
Non è stato avaro di dibattito, anche aspro in certi momenti, il confronto tra gli imprenditori insediati nelle aree industriali nissene e la terza commissione Attività Produttive dell’Assemblea Regionale Siciliana, che insieme hanno il punto sulle problematiche di carattere logistico, normativo e strutturale che interessano le aziende. A Caltanissetta ha fatto tappa la commissione presieduta da Bruno Marziano e composta dai deputati Pippo Gianni, Gianluca Miccichè, Nino Germanà, Giuseppe Arancio, Matteo Mangiacavallo che si sono riuniti prima all’auditorium dell’Irsap di Caltanissetta di contrada Calderaro e nel pomeriggio al Municipio di Riesi per affrontare il tema dell’agricoltura.
C'è stato spazio anche per una polemica, di cui s'è fatto portavoce l'ex assessore regionale alle Attività produttive Marco Venturi che proprio nell'area di Calderaro è titolare dell'impresa Sidercem. Venturi, infatti, ha polemizzato con Marziano sulle modalità di convocazione degli imprenditori, molti dei quali non invitati a partecipare alle audizioni così come lamentele sono arrivate anche da Carmelo Turco, presidente di Confindustria Centro Sicilia, secondo il quale sono state esclude anche le associazioni imprenditoriali. Assente al confronto l'assessore alle Attività produttive Linda Vancheri, che però ha inviato un suo delegato. Il faccia a faccia tra commissione e imprenditori delle aree di Calderaro, San Cataldo Scalo e Grottadacqua s'è soffermato sulla risoluzione di molteplici problematiche tra cui le opere compensative mai realizzate.
S'è discusso della possibilità di acquisto da parte degli imprenditori dei capannoni di Contrada Calderaro dall’istituenda Irsap. A tale proposito i parlamentari hanno rassicurato gli imprenditori spiegando che è stato approntato un apposito Disegno di Legge, il numero 467, il quale prevede che gli imprenditori potranno acquistare i capannoni pagando una cifra relativamente bassa, ottenuta tra la differenza del valore dell’immobile ed i canoni di locazione sinora versati al Consorzio Asi. Il disegno di legge è stato già esitato in commissione bilancio ed entro la fine dell’anno sarà portato in aula. “Un provvedimento accolto molto positivamente dai titolari d’azienda, – ha dichiarato il componente della commissione Giancarlo Cancelleri- frutto del lavoro portato avanti in maniera egregia e sinergica con il territorio”.
Questioni di altra natura riguardano invece le imprese insediate nelle aree industriali di San Cataldo Scalo e Grottadacqua, dove gli imprenditori lamentano la mancanza dei servizi primari, come acqua, gas e rete internet, che potrebbero essere realizzati grazie alle opere di compensazione per il raddoppio della Ss 640. “Carenti risultano essere ancora servizi primari –aggiunge Cancelleri- dalla distribuzione dell’energia elettrica non stabilizzata, alla mancanza di una linea internet veloce, il mancato allaccio alla rete del gas metano ed alla rete idrica. Gli imprenditori devono quindi affrontare costi molto eccessivi dovendosi rifornire in proprio con autobotti per l’acqua o acquistare grosse forniture di gas gpl per alimentare molti macchinari”.
La proposta che hanno avanzato le imprese è quella di poter alloggiare delle apposite condutture mentre sono in corso i lavori per il raddoppio della nuova 640 realizzando i relativi allacci di acqua, linea elettrica, adsl etc. L’Irsap sta portando avanti quest’impegno di concerto con l’Anas. Sulla questione si attiverà già in queste ore ancora la commissione dell’Ars perchè le opere di compensazione sono già previste, ma saranno realmente attivate solo al completamento finale dell’opera. “E’ paradossale pensare che se ne parli per la fine dei lavori – continua Cancelleri- lavori molto lunghi che dureranno anni. L’impegno della commissione è quello di convocare i vertici del’Anas e far prevedere la fornitura delle reti dell’acqua sia per il cantiere sia per le aziende della zona. Un accordo che si potrebbe fare senza problemi. Su questa base la commissione si riserva di incontrare i deputati nazionali della provincia, per creare un’interfaccia con gli uffici del dipartimento dell’Anas nazionale”.