Pubblicato il: 16/07/2014 alle 16:32
Il fango prodotto dal depuratore fotografato dagli investigatori
IN COPERTINA: (FOTO SEGUONEWS): IL DEPURATORE “CAMMARELLE”
I fanghi prodotti dal depuratore di contrada Cammarelle non venivano correttamente smaltiti al punto da inquinare le acque di un torrente. Arriva ad una svolta l'inchiesta su presunte violazioni ambientali provocate dal malfunzionamento dell'impianto di depurazione gestito alla periferia di Caltanissetta da Caltaqua, società che gestisce il servizio idrico nel Nisseno. All'alba di oggi è scattato il blitz degli investigatori della sezione Ambiente e Sanità della Procura di Caltanissetta che – come ha appreso SEGUONEWS – hanno perquisito gli uffici della società spagnola di corso Vittorio Emanuele e notificato quattro avvisi di garanzia a manager e tecnici di Caltaqua.
Nel registro degli indagati sono finiti i nomi di Roberto Perez, amministratore delegato, di Salvatore Guarino, direttore generale, di Salvatore Giuliana, direttore tecnico, e di Giovanni Casamassima, coordinatore del processo di impianto di depurazione di Cammarelle. Le perquisizioni sono state estese anche nelle abitazioni dei manager e dei tecnici di Caltaqua con il supporto dei carabinieri del Nucleo operativo Ecologico di Palermo e del Nucleo operativo Radiomobile di Caltanissetta.
Gli investigatori hanno sequestrato diversi documenti e file informatici che dovranno essere esaminati per verificare le presunte irregolarità nelle procedure di smaltimento degli scarichi non depurati che – secondo gli inquirenti – in parte defluivano nel vicino torrente Madonna della Grazia-Fungilello, un affluente del fiume Imera che a sua volta sfocia nel Salso. “Provocavano il danneggiamento dell'ecosistema”, recita l'ipotesi di reato formulata dal pubblico ministero nei confronti dei dirigenti e dei responsabili tecnici della società gestore del servizio idrico che hanno nominato gli avvocati Giacomo Butera e Walter Tesauro. Una indagine complessa iniziata nei primi mesi del 2013 dal pool investigativo contro i reati ambientali della Procura nissena adesso giunta al capolinea.