Pubblicato il: 15/07/2022 alle 18:37
Crescono ancora i contagi in provincia di Caltanissetta dove attualmente i positivi al covid sono 4.315. In totale sono 47 le persone ricoverate, di cui solo 2 in terapia intensiva. Rispetto al giorno precedente non si è registrato comunque un incremento dei pazienti ricoverati nei due ospedali di Caltanissetta e Gela. E’ nelle due città che si conta il maggior numero di positivi. Secondo l’ultimo bollettino diramato dal direttore generale dell’Asp Alessandro Caltagirone sono 365 i nuovi casi e 312 i pazienti guariti rilevati nelle ultime 24 ore. A fare il punto sulla situazione in provincia il direttore dell’Unità Operativa di Malattie Infettive dell’ospedale Sant’Elia, Giovanni Mazzola.
Qual è l’andamento dell’epidemia in provincia di Caltanissetta?
Il Covid, così come in tutta Italia, è in aumento anche in Sicilia. Nel nisseno c’è un incremento dei contagi e anche dei ricoveri. Tuttavia si tratta di ricoveri meno gravi rispetto ai precedenti, e soprattutto rispetto alla variante Delta e quindi i pazienti hanno meno polmoniti ma, coloro che sono più fragili, rischiano la vita.
La nuova variante che sintomi dà rispetto alla precedente?
Ha una sintomatologia simile alle precedenti, in più ci sono la nausea e la diarrea, più frequenti rispetto al passato. Sostanzialmente nelle forme paucisintomatiche è una sindrome simil influenzale. Più gravi sono le forme in cui c’è un interessamento polmonare o di altri organi.
Il governo ha abolito l’uso delle mascherine, anche nei luoghi chiusi, cosa consiglia?
Purtroppo la società rifiuta ulteriori restrizioni, compreso l’uso della mascherina obbligatoria. Tuttavia quest’ultima è fortemente raccomandata, soprattutto la Ffp2 laddove ci siano assembramenti, sui mezzi pubblici, e laddove ci sono locali non areati.
Parliamo di vaccini. Da qualche giorno in Sicilia è possibile fare la quarta dose.
La devono fare tutti coloro che hanno più di 60 anni e che hanno la terza dose antecedente ai 120 giorni. Possono non farla subito coloro i quali abbiano contratto il virus negli ultimi 4 mesi e che hanno ricevuto le tre dosi; in questo caso si può aspettare a settembre quando saranno disponibili i vaccini aggiornati che saranno più specifici per la nuova variante Omicron 5. Tutti coloro i quali hanno comorbilità gravi e più di 12 anni di età, come per esempio i pazienti oncoematologici, devono assolutamente ricevere la quarta dose così come i pazienti trapiantati e i dializzati.
I vaccini fatti finora hanno funzionato?
Il vaccino come è noto riduce la progressione della malattia verso l’ospedalizzazione e la morte. E' chiaro che si tratta di un vaccino che non è in grado di limitare il numero dei contagi, e questo è sotto gli occhi di tutti. Però quantomeno con i vaccini riusciamo a mettere al sicuro la popolazione dalla malattia grave e dalla morte.
Da questo nuovo vaccino cosa ci si aspetta?
Una maggiore specificità di azione nei confronti della Omicron 5 e quindi anche una riduzione della capacità del virus di determinare contagi e, ovviamente, una ulteriore riduzione della progressione della malattia verso forme più gravi.