Pubblicato il: 30/08/2020 alle 09:55
E' con grande orgoglio che oggi presento ai nostri lettori una nuova rubrica. Una rubrica fatta di parole, emozioni, racconti. Quelli contenuti nei nove romanzi scritti da Vincenzo Bonasera, farmacista per professione e scrittore per passione. Così ama definirsi. L'ho incontrato qualche giorno fa proprio all'interno della sua farmacia. Un gentiluomo come pochi ormai capace ancora di emozionarsi quando parla di quelle che sono le sue passioni, i suoi romanzi, i suoi progetti. Una chiacchierata dalla quale è nata un'idea. Dedicare un angolo del nostro giornale alle pagine dei suoi libri. Ho sempre pensato che un quotidiano debba avere un proprio angolino dedicato alla cultura. E oggi mi onoro di inaugurare questa nuova iniziativa con la firma di un uomo di grande cultura e dalla penna brillante che ama sentire il fruscìo della carta dei giornali ma che comincia a guardare positivamente al mondo dei giornali on line.
Vincenzo Bonasera è farmacista da sempre, si può dire che nacque in farmacia, lo era anche il padre e così sin da bambino acquisì un naturale trasporto e completa dedizione alla professione. Vallelunga Pratameno è il suo paese natio e lì rimase sino al 1979 per poi trasferirsi a Caltanissetta dove adesso risiede continuando a “essere farmacista” di riferimento. Grazie alle figlie, che hanno seguito la tradizione familiare, e a una equipe di validissimi collaboratori, riesce a trovare il tempo per “rifugiarsi nel suo pensatoio” pur riprendendo a respirare al rientro a casa ancora “aria di farmacia”; la moglie, è infatti farmacista titolare a Serradifalco. E così, da quasi vent’anni, ha dato spazio alla sua grande passione di romanziere e sono 9 i libri già pubblicati.
“Scrivere un romanzo è come vivere una vita alternativa alla propria”, così ha scritto in un suo libro, e in un altro si legge: “Ha un incantato fascino trovarsi davanti unicamente un foglio di carta bianca e una penna nel silenzio di una notte, nell’oblio del reale, nella solitudine, inseguendo fantasmi, personaggi e storie non vissute”. Ecco quali sono, forse, i veri motivi che spingono Vincenzo Bonasera a scrivere cercando di coinvolgere gli amici-lettori nelle “proprie emozioni” attraverso personaggi e storie inventate. Non certamente per lucro o per la gloria ha scritto più di 2000 pagine, pur tuttavia moltissimi sono gli estimatori, tra costoro i Sindaci di Palermo e di Acireale i quali hanno voluto ringraziare personalmente Vincenzo Bonasera per avere ambientato romanzi nella loro città.
In passato, nel lontano 1981, è stato tra i fondatori del “Kiwanis club” e poi nel 1987 Presidente e nel 1994 Ltg Governatore. Nel 1987 ha creato il giornale di Club “Il domani”, realizzando 19 numeri trattando sempre argomenti ambientali, religiosi, sociali, di umanità, di solidarietà; poi ha fatto la scelta di interrompere le pubblicazioni del giornale, lasciando molti rimpianti, per dedicarsi “all’invenzione dei romanzi”, che sono: “E così fu che…” – “…Alla fine è sempre amore” – “La lunga ombra del destino” – “Vivere una vita diversa” – “Delitto a Catania” – “Nel sogno dell’amore” – “Dentro un’emozione” – “Ritorno in Sicilia” – “In una notte senza luna”.
Rita Cinardi