Pubblicato il: 25/04/2020 alle 10:46
Le deroghe al lockdown a partire dal 27 aprile saranno poche. Sulle attività produttive l'orientamento sarebbe quello di aprire tutto il 4 maggio e non fare eccezioni per le aziende private, nonostante il pressing delle imprese e delle Regioni. L'intenzione è quella di riavviare in anticipo solo l'edilizia pubblica, come sollecitato dai Comuni. Lunedì, dunque, potrebbe essere riattivata l'edilizia residenziale pubblica, per i cantieri di scuole, carceri e per le opere contro il dissesto idrogeologico.
Nessuna modifica dei codici Ateco, ma il confronto finale dovrebbe esserci oggi, sia con le parti sociali sia con gli enti locali che avevano chiesto, con Stefano Bonaccini e con governatori come Luca Zaia, di permettere di riaprire le aziende il 27.
Tra i temi sul tavolo del governo, e affrontato nella lunga riunione del premier Giuseppe Conte con capi delegazione e ministri, c'è anche quale meccanismo "d'emergenza" introdurre se, dopo il primo allentamento del lockdown, in alcune aree del Paese tornassero a salire i contagi.
Conte, dunque, si prende ancora del tempo per definire i diversi aspetti, che dovrebbe illustrare al Paese tra domani e lunedì. In discussione ci sono sia le regole sul distanziamento sociale e sull'utilizzo delle mascherine, sia la gestione dei trasporti. Poi bisogna decidere come scandire l'apertura di ristoranti e bar che sarebbe stata prevista a partire dal 18 maggio.
Quanto ai casi di possibile risalita del contagio, si sta valutando un meccanismo che usi, come suggerito anche dalla task force di Colao, insieme all'indice dei contagi anche la capienza degli ospedali sul territorio e la disponibilità di dispositivi di protezione individuale. Il governo deve decidere se inserire un automatismo che vincoli le Regioni o procedere di caso in caso: se salisse l'indice del contagio, ad ogni modo, il "lockdown" tornerebbe a scattare in alcune aree del Paese.