Pubblicato il: 20/12/2019 alle 16:02
Il vescovo Mario Russotto, accompagnato da padre Giuseppe Anfuso e dal presidente dell'ordine dei medici Giovanni D'Ippolito, in occasione delle festività natalizie ha visitato i malati ricoverati nei vari reparti dell’ospedale Sant’Elia consegnando ad ognuno di loro una cartolina di auguri. “Ho visitato gli ammalati uno per uno in tutti i reparti – ha detto il vescovo Russotto – così è come se fosse arrivata un po’ la carezza di Dio. Ogni ammalato è come un Gesù Bambino, si affida alle cure, alle premure di chi gli sta intorno, dei medici, della istituzione sanitari. Non potevo non dire loro buon Natale e siate fiduciosi perché per me è fondamentale riscoprire insieme la solidarietà divenendo tutti sentinelle di prossimità”. Il vescovo quest’anno ha celebrato due messe, una per gli infermieri al Monastero delle Clarisse, e una per i medici nella cappella del Seminario. “E stato un momento di intimità e di riflessione altissimo – ha detto il vescovo – ai medici e agli infermieri ho detto che prendersi cura significa avere premura per l’ammalato. Perché la felicità di un medico o di un infermiere dipende dalla felicità che sono in grado di generare nel cuore dell’altro. Magari, in base alla malattia, non potranno dare la terapia definitiva che li guarisca ma potranno guarire il loro cuore se questi pazienti si sentono accolti e ascoltati, cioè al centro dell’attenzione”.