Pubblicato il: 07/08/2014 alle 09:03
Il Comunicato cittadino Ncd in una nota diffusa alla stampa riprende le polemiche che si sono sollevate in seguito alla manifestazione per la pace e, in particolare, alla partecipazione del Sindaco Giovanni Ruvolo alla fiaccolata.
Il fatto ritenuto di “rilevante gravità”, è stato affrontato anche dal deputato Alessandro Pagano e dal Ministro Alfano e, adesso, il coordinamento cittadino del partito di centro destra, esprime la propria posizione. Giovanni Ruvolo, come lui stesso ha sottolineato nei giorni scorsi, ha “inteso “fare propria” l'iniziativa, permettendo l'esposizione di bandiere dal palazzo comunale, contattando personalmente e traducendo il discorso di una sua conosciuta collega biologa palestinese, e guidando egli stesso il corteo”. Un pensiero personale che, però, sottolinea il NCD “deve indurci alla prudenza, sopratutto nella oggettiva circostanza che vede ormai la nostra città come residenza di diverse etnie e con esse di incisive organizzazioni di rappresentanza delle stesse”.
Nella nota i coordinatori del gruppo politico che fa capo ad Angelino Alfano non dubita dei buoni intenti degli organizzatori della manifestazione e del signor sindaco e chiarisce che “Non vogliamo neanche entrare nel merito della questione, se detto comportamento, abbia o meno giustificato la stizza di alcuni componenti della comunità israelita presenti, che si sarebbero sentiti esclusi dal contraddittorio, o se sia o meno fondato l'odierno intervento dell'associazione ebraica efraim, che ha anch'essa lamentato la mancanza di imparzialità degli organizzatori e del Sindaco. Non è neanche opportuno esprimere tesi sul fatto che l'evento possa o meno avere provocato direttamente o indirettamente problemi di ordine pubblico e/o focolai all'interno delle opposte etnie che ormai convivono da tempo nel nostro centro storico, perché tale compito sarà, come al solito, efficacemente assolto da DIGOS e Prefettura”.
Il problema, secondo il Nuovo Centro Destra che sceglie di esprimersi sull’argomento “a costo di apparire impopolari” risiede nel fatto che Giovanni Ruvolo è diventato il primo cittadino di Caltanissetta e, in quanto tale, deve considerarsi “il sindaco di tutti” senza celarsi dietro dichiarazioni di “terzietà e imparzialità rispetto alle diverse parti della sua comunità (e non abbiamo dubbi che lo sia) ma che lo debba anche e soprattutto “apparire”.
Nel ruolo che si è assunto la responsabilità di ricoprire la forma è sostanza, e gli impone, in alcuni casi a separarsi dalla concezione di se stesso, per sposare quella dell'istituzione che incarna. Chi lo osserva e da lui pende dalle labbra, interpreta ogni sfumatura, declinazione, ricavandone intuizioni che diventano certezze che strutturano l'immagine della leadership. A ciò lo obbliga non solo il suo compito istituzionale ma anche e sopratutto il periodo storico nel quale amministra.
Uno scivolone, conclude il partito di opposizione, che certamente in futuro Giovanni Ruvolo eviterà adottando misure di maggiore prudenza “nella fiducia e certezza che possono benissimo coniugarsi le esigenze di manifestare sentimenti nobili e condivisibili, con le esigenze di essere ed apparire terzi ed imparziali, sopratutto su questioni che in questo momento sono oggetto di difficile gestione da parte di autorità nazionali ed internazionali, e di certo non si giovano di incidenti causati da comportamenti, benché nobilmente ispirati, connotati da avventatezza ed approssimazione.
Il nuovo centro destra sarà comunque accanto al primo cittadino, in ogni ragionata iniziativa a vantaggio della pace e civile convivenza di tutte le “anime” che compongono la comunità cittadina”.