Pubblicato il: 24/10/2017 alle 19:50
Quando sulla strada ha notato il corpo di un ragazzo per terra, vittima di un incidente, con il telefonino ha iniziato a trasmettere una diretta su Facebook, scrivendo: "Chi mi segue chiami aiuto!" e "C'è sangue, speriamo si salvi", mostrando il giovane in fin di vita e facendo appello agli eventuali spettatori per chiamare soccorritori e forze dell'ordine. E' successo a Riccione (Rimini), dove, nella notte tra sabato e domenica, è morto in viale Veneto un ragazzo di 24 anni, Simone Ugolini, dopo uno schianto con lo scooter contro un albero. L'autore del video si chiama Andrea Speziali, ha 29 anni, è esperto e critico d'arte e candidato alle ultime elezioni comunali nella Lista 'Patto civico'. Sui social è stato immediatamente bersaglio di insulti, soprattutto da parte degli utenti di una delle principali pagine Facebook cittadine in cui aveva postato video e foto dell'incidente che poi si è scusata per averle pubblicate senza controllare. Gli amministratori della pagina, in mattinata, hanno bannato Andrea Speziali e rimosso ogni traccia di video e foto dell'incidente. In un altra pagina Facebook della città, Barbara Forbicini, l'amministratrice, ha scritto questo post: "Purtroppo è successo un gravissimo episodio in un altra pagina e stava per succedere anche nella nostra. Andrea però mi spiace ma sei fuori dal gruppo: questa è stata troppo grossa. Non importa il tuo cognome, noi riccionesi già lo sappiamo. Spero che tu possa scusarti e farti delle domande, tante". "Agghiacciante, terrificante e non so come altro potrei commentare il fatto – prosegue Forbicini -. Non so se poteva rianimarlo e salvarlo, guai a condannare e fare sentenze, ma neanche fare un video o foto, magari poteva tenergli la mano come conforto chiamando i soccorsi ed aspettando con lui, invece di pensare che 'fare cronaca' sia più importante di 'essere umano'". Adesso tutto il materiale telefonico, il video postato su Facebook, i fotogrammi delle telecamere di sicurezza e la testimonianza del tassista, raccolta dalla Polstrada sono a disposizione del procuratore capo di Rimini, Paolo Giovagnoli, che ha aperto un fascicolo d'indagine anche per pubblicazione di immagini oscene, per ora contro ignoti. La Procura, infatti, vuole accertare se quel video sul social network rientri nella fattispecie del reato di pubblicazione oscena, laddove per oscene si intendono immagini raccapriccianti e impressionanti. Il lavoro degli inquirenti sarà quindi quello di valutare se, in base all'articolo 528 del codice penale, alla legge sulla stampa e alle norme sulla diffamazione, l'aver pubblicato su Facebook le foto di un ragazzo agonizzante dopo un incidente stradale, sia di rilievo penale. Per l'ipotesi di omissione di soccorso, invece, gli investigatori confronteranno gli orari delle pubblicazione sul social network e la chiamata di emergenza al 118. Stando al video finito su Facebook, Speziali non è stato il primo ad arrivare, ma i dubbi degli investigatori restano. Speziali, esperto d'arte e candidato alle ultime elezioni comunali, ha ricevuto diversi insulti sul web. "Mi sono messo a filmarlo e volevo fare una diretta, volevo condividere il mio dolore. Non cercavo lo scoop – ha detto ieri – ora ho capito di aver sbagliato e chiedo scusa a tutti". – See more at: https://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Giovane-riprende-incidente-su-diretta-Fb-e-polemica-5fabea24-a4a7-44a6-ae02-b27e81fc825d.html