Pubblicato il: 14/10/2013 alle 09:45
Dieci persone sono state arrestate all'alba di stamane da militari della Guardia di finanza di Catania perché ritenute componenti di una associazione per delinquere finalizzata all'illecita percezione di contributi nazionali e comunitari, destinati alla realizzazione di corsi di formazione professionale. La cifra indebitamente percepita ammonterebbe a 9 milioni di euro, allo stato accertati, sul totale dei circa 58 milioni ricevuti complessivamente nel quinquennio 2005-2010 per l'organizzazione e realizzazione di 112 corsi. Durante l'operazione è stato eseguito un ingente sequestro di beni. I reati contestati a numerosi indagati sono peculato, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, corruzione, falso e frode fiscale. Sono coinvolti quattro enti di formazione con sede nel capoluogo etneo e operanti in tutta la Sicilia. I provvedimenti restrittivi, alcuni dei quali ai domiciliari, sono stati emessi dal gip su richiesta della Procura della Repubblica.
Il provvedimento cautelare ha interessato 10 indagati, per due dei quali e stata disposta la custodia cautelare in carcere. Per gli altri otto sono stati disposti i domiciliari. Il gip ha anche disposto il sequestro di beni per circa 3.700.000 euro. Gli enti coinvolti sono l'Associazione nazionale famiglie emigrati (Anfe), l'Istituto di ricerche e applicazioni psicologiche e sociologiche (Iraps), l'Associazione nazionale famiglie emigrati siciliani (Anfes), e l'Istruzione, servizi, sport, volontariato, italiano e regionale (Issvir), tutti con sede a Catania. Le indagini hanno anche interessato un funzionario della Regione Siciliana in servizio all'Ispettorato Provinciale del Lavoro di Catania, che ha revisionato i rendiconti degli enti che avrebbe violato le regole di controllo in cambio di incarichi a congiunti in enti interessati dalle indagini. Il Gip ha disposto la custodia cautelare in carcere nei confronti di Giuseppe Saffo e del nipote Francesco Cavallaro. Disposti i domiciliari per Concetta Cavallaro, Manuela Nociforo, Eleonora Viscuso, Domenico La Porta, Rosa Maria Trovato, Giuseppe Bartolotta e Biagio La Fata. Èin corso l'esecuzione degli arresti domiciliari per un decimo indagato.