Pubblicato il: 15/12/2013 alle 17:52
Si spacca il movimento dei Forconi. In una nota sul loro sito ufficiale i principali leader tra cui Mariano Ferro e Amedeo Chiavegato prendono le distanze da un altro dei portavoce della protesta, Danilo Calvani, annunciando di non riconoscere più la manifestazione del 18 a Roma e che nelle prossime ore ne organizzeranno un'altra nella Capitale. “Non parteciperemo al raduno di mercoledì a Roma, per senso di responsabilità e per motivi di ordine pubblico – spiega Mariano Ferro – perché temiamo strumentalizzazioni”.
“I sottoscritti Lucio Amedeo Chiavegato, Renzo Erbisti , Eugenio Rigodanzo, Giorgio Bissoli, Mariano Ferro, Giovanni Zanon, Giovanni Di Ruvo, Gaetano Montico, Augusto Zaccardelli – è il testo integrale della nota – dichiarano di dissociarsi da ogni azione e/o iniziativa intrapresa dal Sig. Danilo Calvani del Cra-Comitati Riuniti Agricoli, e dalle persone a lui facenti riferimento”. Una presa di distanza legata ad “alcune dichiarazioni farneticanti che lasciano grande spazio ad interpretazioni che nulla hanno a che fare con i motivi della protesta”. “La manifestazione indetta per il giorno 18 Dicembre a Roma – si legge ancora nella nota – non è più da noi riconosciuta per motivi di organizzazione e di eventuale ordine pubblico. Questo comitato invita a continuare i presidi sul territorio e a rinforzarlo con altri”. Ricordando che “il sito ufficiale del coordinamento 9 dicembre 2013 è www.9dicembre2013.it”, i leader dei Forconi annunciano infine che “nelle prossime ore riorganizzeremo la grande manifestazione di Roma e ne daremo notizia”.
In piazza a Roma per “non tradire il patto con la gente”, che da giorni manifesta con presidi nel Paese. Danilo Calvani, uno dei leader del coordinamento 9 dicembre, non abbandona la linea dura della mobilitazione dei Forconi e si dissocia dal coordinamento ed in particolare dalla linea di un altro dei fondatori del movimento, Mariano Ferro. Se infatti Ferro, paventando il rischio di infiltrazioni, ha fatto retromarcia e chiesto di non aderire alla manifestazione in piazza del Popolo a Roma il 18 dicembre, Calvani non fa passi indietro e chiama tutti all'adunata. Ma la questione non è legata soltanto ai rischi sul fronte dell'ordine pubblico. Ferro e la sua area si dicono disposti a sedersi al tavolo con il governo per capire se ci sono soluzioni sul breve periodo, anche senza andare a nuove elezioni. Per Calvani, invece, “questa classe dirigente politica deve andare via subito”.