Pubblicato il: 15/06/2016 alle 11:17
Segnatevi il suo nome perché si parla e si sentirà ancora parlare di lui. Francesco Vullo è già una graphic star, nonostante i suoi invidiati 21 anni. Lui, un passato da liceale al “Ruggero Settimo” di Caltanissetta e un presente da studente al terzo anno del glorioso Istituto Europeo di Design di Milano con la passione per l'illustrazione, è stato tra i protagonisti di una mostra che recentemente a New York ha fatto da sfondo al Tribeca Film Festival, la rassegna del cinema indipendente fondata da Robert De Niro. E in questa vetrina d'eccezione è stato stato presentato il film “The bomb”, definito come un'installazione multimediale innovativa che ha immerso il pubblico in una avvincente e inquietante realtà sulle armi nucleari.
Questo progetto ha visto il coinvolgimento di diversi artisti per creare delle opere ispirate al tema del film. E nell'ambito di questo prestigioso evento che ha richiamato nella Grande Mela centinaia di star del cinema, il giovane illustratore nisseno Francesco Vullo è stato contattato dalla produttrice del film che gli ha proposto l'entusiasmante progetto grafico, a cui ha subito risposto sì. Perchè il giovane illustratore nisseno ha concepito il suo lavoro su una tela ispirandosi a una vecchia iconica foto di Alfred Eisenstaedt, scattata alla fine della seconda guerra mondiale. Uno scatto che immortala un marinaio che bacia, avvinghiandola con grande passione, una ragazza.
“I love you so”, così si intitola l'opera di Francesco Vullo, racconta l’amore necessario tra un uomo e un arma. Un amore costato migliaia di vite. L'artwork è un remake di una storica foto (V-J Day in Times Square, by Alfred Eisenstaedt 1945 ) e mostra una terribile faccia della guerra: l'indifferenza. Assistendo alla depersonalizzazione dell'individuo nella società di oggi, il significato dell'illustrazione Vullo ha voluto riassumerlo attraverso il claim del celebre Dottor Stranamore: “Come ho imparato a non preoccuparmi e ad amare la bomba”.
I lavori di Vullo sono stati esposti nella due giorni del festival  alla Gotham Hall di New York, riscuotendo successo e suscitando curiosità da parte del pubblico e delle tante celebrità che hanno calcato la passerella cinematografica. Ma non è finita qui, perché “I love you so”, insieme alle opere realizzate da altri artisti sul tema dei conflitti, è stato selezionato per comparire su un articolo pubblicato sulla celebre rivista VICE (qui il link all'articolo https://motherboard.vice.com/read/the-bomb-survivor-artwork-depicts-the-horror-of-nuclear-weapons)
“Solitamente creo i miei lavori ispirandomi a temi di attualita? dove la gente puo? rispecchiarsi, condividere o criticare il mio pensiero, altre volte solo per divertirmi o per un puro risultato estetico ma avendo una priorita? costante: stupire – spiega Francesco Vullo, raccontandosi -. Mi piace creare illustrazioni con un segno pulito e definito senza l’utilizzo di troppi dettagli. La semplicita? è capace di portare a soluzioni creative notevoli”. Per conoscere di più le opere di Francesco Vullo è possibile visitare il sito https://www.francescovullo.com/home o visitare la sua pagine Instagram https://www.instagram.com/fra_vullo/ .