Pubblicato il: 24/10/2024 alle 14:35
(Adnkronos) – D'ora in poi chi vorrà visitare Notre-Dame a Parigi dovrà probabilmente pagare un biglietto di ingresso del costo di 5 euro e per entrare in alcuni tra i più celebri monumenti o musei potrebbero esserci tariffe diverse per i turisti provenienti da paesi extra-Ue. L'idea arriva dalla ministra della Cultura del governo di Parigi, Rachida Dati, che in un'intervista a 'Le Figaro' sottolinea come "ovunque in Europa l'accesso agli edifici religiosi più importanti sia a pagamento". Di qui la proposta su Notre-Dame fatta all'arcivescovo di Parigi: applicare una "tariffa simbolica per tutte le visite turistiche nella cattedrale" – forse già dopo la riapertura del monumento prevista per il 7 dicembre, a conclusione dei 5 anni di ricostruzione dopo l'incendio del 2019 – e "dedicare in toto il denaro ad un grande piano di salvaguardia del patrimonio religioso". "Con appena 5 euro a visita, si raccoglierebbero 75 milioni di euro l'anno. Così Notre-Dame salverebbe tutte le chiese di Parigi e della Francia. Sarebbe un magnifico simbolo", ha aggiunto, sottolineando che "Notre-Dame ha risvegliato la nostra attenzione sul patrimonio religioso, che appartiene a tutti i francesi, quale che sia la loro confessione". Nell'intervista a 'Le Figaro', la ministra si è anche espressa a favore della modulazione dei prezzi di celebri monumenti e musei nazionali a partire dal primo gennaio 2026: "È normale, ad esempio, che un visitatore francese paghi lo stesso biglietto d'ingresso al Louvre di un visitatore brasiliano o cinese?". Dati vorrebbe che i visitatori provenienti da paesi esterni all'Ue pagassero di più per il biglietto d'ingresso e che questo denaro extra fosse destinato al restauro del patrimonio nazionale. "I francesi non sono fatti per pagare tutto da soli" e questa sarebbe "una vera svolta nella politica dei prezzi dei nostri istituti culturali", sottolinea, precisando che si tratta al momento di un'idea, oggetto di riflessione. Nel 2023, ricorda 'Le Monde', il Musée du Louvre ha accolto un totale di 8,9 milioni di visitatori (+14% rispetto al 2022). Circa il 68% erano turisti stranieri e il 32% francesi. All'inizio del 2024, l'ingresso al museo è stato portato a 22 euro, dopo essere rimasto a 17 euro per diversi anni. L'idea su Notre-Dame lanciata dalla ministra Dati sta facendo discutere in Francia: tra le prime reazioni, quella del collega titolare dell'Interno, Bruno Retailleau: "E' una proposta che sostengo", ha affermato intervenendo su 'France Inter' e ricordando di aver visitato la 'Sagrada Familia' a Barcellona, "dove si paga". Il ministro dice di considerare la misura utile "per salvare – con 5 euro – un patrimonio religioso al quale si può essere attaccati, che si creda, o meno, al cielo", perché "semplicemente, è il paesaggio francese". La reazione di Valérie Pécresse, presidente della regione Ile-de-France, favorevole alla proposta di Dati ma non a fare pagare "i fedeli", è stata l'occasione per una precisazione della ministra: "Messe, funzioni devono naturalmente restare ad accesso libero e gratuite ma ogni visitatore culturale dovrebbe contribuire a preservare il nostro patrimonio, si tratta di venire in aiuto, in particolare, di tutti i nostri campanili ai quali siamo profondamente legati". —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)