Pubblicato il: 21/11/2019 alle 16:46
Il comitato “Fuori Caltaqua”, nato a Gela e presente anche su Facebook con quasi 10 mila iscritti, replica alla posizione assunta dal commissario straordinario liquidatore dell’Ato idrico di Caltanissetta Rosalba Panvini, la quale a proposito di una eventuale risoluzione del contratto con Caltaqua, affrema che non si sono verificate inadempienze contrattuali. Dura la replica del Comitato che elenca, all’attuale commissario straordinario del Libero Consorzio di Caltanissetta, quelle che sono le inadempienze di Caltaqua. “Abbiamo letto con rammarico i contenuti della sua nota in qualità di Commissario straordinario liquidatore dell’ATO CL6, in cui redarguisce il sindaco di Gela pur senza pronunziarne il nome per aver rilasciato dichiarazione troppo avanguardistiche sulla possibile risoluzione del contratto trentennale con Caltaqua. Lei ha avuto anche l’accortezza di sottolineare che “non sussistono le accertate inadempienza per proporre la risoluzione di che trattasi…” orbene, noi fra 9534 persone più gli amici che ci attorniano abbiamo un centinaio di avvocati e le inadempienze le abbiamo trovate. Del resto non ci vuole un avvocato per capire quale e quante inadempienze macroscopiche saltano all’occhio degli utenti sul servizio scadente da 13 anni subiscono, basta aver completato la prima elementare per capire che un contratto scritto in 10 faldoni di 3000 pagine ciascuno non serve a fornire un servizio essenziale adeguato alle esigenze più elementari dell’uomo in quanto tale”. “Gela si apre in un golfo di 25 km ed è bagnata dall’acqua, però la sua popolazione è condannata a non vedere acqua dai rubinetti, perché se lei non trova le inadempienze, gliele suggeriamo noi.
Nel contratto con il gestore idrico, recita che la società è tenuta a fornire acqua potabile 24 ore su 24, tanto più in quanto a 6 anni dalla firma del contratto, avrebbe dovuto completare il progetto di rifacimento della rete idrica. Sono passati 13 anni dal quel nefasto 2006 e il gestore non ha né completato la rede idrica bucherellata da tempo immemorabile né fornisce acqua h 24”. “Sempre nel contratto è prevista l’erogazione di acqua potabile, basta guardare le foto o i video del nostro gruppo per capire che tipo di acqua viene erogata: marrone, giallastra, densa di scorie, praticamente fango. Certo sappiamo che alla fonte è meno torbida, ma di fatto i gelesi ricevono questo liquido indefinibile, ma sicuramente non potabile. Ne bevibile tantomeno; ci provi lei a bere l’acqua dal rubinetto e costaterà di persona se è bevibile….magari dopo qualche giorno di degenza in ospedale al reparto di gastroenterologia oppure provi a fare una doccia da noi. L’allergologo sarebbe felicissimo. Certo non è facile offrirle una doccia viste le poche gocce che escono dai nostri rubinetti, metteremo insieme 4 secchi e ce la faremo”. “Parliamo di cifre. Sappiamo dal contratto di Caltaqua che prevede l’aumento ciclico annuale, sappiamo anche che ha ricevuto il suo avallo, normale che è previsto dal contratto, sappiamo pure che in tutti i comuni del mondo pagano cifre che vanno dalla dai 10 ai 20 € al mese, non capiamo perché da noi arrivano bollette che vanno dai 300€ ai 20.000€. Senza voler essere scientifici è lapalissiano che le cifre vengono trentuplicate. Bastano questi elementi per definire il contratto inadempiente”.