Pubblicato il: 04/08/2021 alle 14:30
“L’operazione oggi perfezionata merita di essere sottolineata per l’importanza. L’impatto negativo sulla vita di migliaia di cittadini che vedevano sottratto un bene primario come l’acqua, dice della spregiudicatezza e del dispregio assoluto da parte dei presunti responsabili di ogni senso di comunità e di bene comune”. Lo ha detto il questore di Caltanissetta Emanuele Ricifari commentando l’operazione H2O che ha portato all’emissione di 26 misure cautelari nei confronti di altrettante persone accusate a vario titolo di furti aggravati di ingenti quantità di acqua potabile ai danni della condotta idrica Gela–Aragona. “La condotta non occasionale ed anzi, entrata per così dire nella abitualità e durata anni, con danno anche economico e corrispettivo illecito vantaggio, è indicativa della diffusione nell’area di un “inquinamento” etico del settore. Ci aspettiamo – continua il questore – la reazione significativa degli imprenditori agricoli onesti e l’impegno finalmente fattivo delle associazioni di categoria, se non vogliono essere complici di questo malcostume criminale che peraltro vizia la leale concorrenza e pregiudica l’ordine pubblico economico. Un grazie speciale va alla procura di Gela e agli agenti della squadra di Polizia giudiziaria del commissariato di Gela per l’impegno dimostrato in un’indagine che si è svolta, peraltro, in un ambiente omertoso e ostile”.