Pubblicato il: 03/10/2019 alle 13:22
Il Tribunale di Caltanissetta, nella persona del Giudice Milazzo, ha assolto "per non aver commesso il fatto" il cittadino Afghano Naimi Qadir dall'accusa di furto aggravato di energia elettrica.
In particolare, la locale Procura contestava all'imputato di essersi impossessato, dopo avere manomesso il misuratore di corrente, di 41.895 Kwt di energia elettrica, sottraendola all'Enel Servizio Elettrico S.p.A., al fine di trarne profitto durante la locazione di un immobile sito in Caltanissetta, in Via Mazzini 32.
All'imputato, inoltre, venivano contestate le circostanze aggravanti di aver commesso il fatto, accertato il 7.1.2016 da personale Enel e P.G., usando violenza sulle cose e su cose esposte per destnazione alla pubblica fede.
Nel corso dell'istruttoria dibattimentale, però, è emersa la totale estraneità dell'imputato ai fatti in contestazione, grazie alle indagini difensive svolte dal suo difensore, l'avvocato Rosario Didato, presso la locale Agenzia delle Entrate che, di fatto, hanno smentito la deposizione della persona offesa, oltre che fatto emergere la condotta molto discutibile di quest'ultima di stipulazione e registrazione di contratti di locazione, anche più di uno in un anno, al fine di agevolare il rilascio del permesso di soggiorno da parte di cittadini extracomunitari, locando un immobile privo di fornitura di energia elettrica ed incassando, mensilmente, delle pigioni mensili da ciascun soggetto conduttore l'immobile stesso.
Dopo la consueta camera di consiglio, il Giudice ha assolto l'imputato dalle accuse mossegli dalla Procura per non aver commesso il fatto, accogliendo appieno le richieste del difensore dell'imputato.