Pubblicato il: 29/04/2021 alle 07:15
Riceviamo e pubblichiamo un problema che si sta diffondendo sempre più negli ultimi mesi a San Cataldo. Si fa portavoce Claudio Lipari, amministratore del gruppo facebook "San Cataldo ripartiamo insieme" che ha esposto il problema tramite un post: "Da diversi mesi ricevo messaggi di richieste d'aiuto da parte di persone che si lamentano dei furti di fiori subiti dalle tombe dei loro defunti. Inizialmente non ci credevo, pensavo che fosse stato il vento o altri agenti atmosferici a farli sparire, credere nel furto mi veniva veramente difficile da pensare. Sia i messaggi privati che i post da approvare nel gruppo in merito a questo problema sono iniziati a diventare sempre più frequenti, al che mi sono dovuto ricredere sul fatto che ci sia qualcuno che rubi realmente i fiori.
Mi piacerebbe confrontarmi con queste persone per capire cosa li spinga a commettere questo gesto, nessuna motivazione potrebbe giustificare un atto così insensibile. La cattiveria umana si vede anche nei piccoli gesti, il semplice fatto di pensare che basti estirpare i fiori dalla tomba di una persona per metterli in quella del proprio defunto significa di non aver capito assolutamente nulla dalla vita, i propri cari si possono andare a trovare anche a mani vuote, basta semplicemente ricordarli e continuare ad amarli spiritualmente, portare dei fiori rubati potrà solo deludere chi vi sta proteggendo dall'alto". Conclude Lipari.
Riceviamo anche la testimonianza di Cristina Maria per il medesimo problema: "È una guerra silenziosa. Contro chi continua a trafugare mazzi di fiori che simbolicamente tengono acceso il ricordo dei morti. Purtroppo succede che tu porti dei fiori belli, i preferiti dei nostri cari, nonché costosi ma composti con tanto amore dal fioraio di fiducia, li lasci sulla tomba del tuo parente e dopo breve tempo non ci sono più. Rubare ai morti è veramente una cosa ignobile! È una coltellata al cuore per chi con devozione si prende cura dei propri cari defunti. Sì perché la loro morte non mette fine al nostro dovere: quello di proteggerli. Sempre, fino a quando ci siamo"