Pubblicato il: 09/02/2025 alle 23:12
(Adnkronos) – Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha raccontato che il suo incontro con il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha portato a "enormi risultati che possono garantire la sicurezza di Israele per generazioni". "Non sto esagerando", ha detto al Times of Israel, poche ore dopo il suo ritorno da Washington. "Qui ci sono opportunità di possibilità che credo non abbiamo mai sognato, o almeno fino a pochi mesi fa non sembravano possibili, ma lo sono". Il premier non ha approfondito il contenuto dei discorsi, anche se Trump ha parlato ampiamente della sua visione di portare Gaza sotto il controllo degli Stati Uniti dopo averla liberata dai suoi 2,3 milioni di residenti trasformandola nella 'Riviera del Medio Oriente'. A proposito del piano, Netanyahu ha affermato che il presidente ha proposto una "visione rivoluzionaria e creativa" che "aprirà molte possibilità" per Israele. Netanyahu ha confermato che Trump era d'accordo con lui sul fatto che "tutti gli obiettivi della guerra che ci siamo prefissati devono essere portati a termine: eliminare Hamas, restituire tutti i nostri ostaggi, garantire che Gaza non rappresenti più una minaccia per Israele, riportare tutti i residenti nel nord e nel sud e, naturalmente, impedire all'Iran di ottenere armi nucleari". Definendo la visita come un "punto di svolta storico per lo Stato di Israele", Netanyahu ha concluso il suo discorso di apertura, ribadendo l'impegno a far rispettare il cessate il fuoco con Hamas a Gaza. Non c'è margine di sopravvivenza per Hamas nella visione dell'amministrazione Trump sul futuro di Gaza. Lo ha assicurato il nuovo ambasciatore americano in Israele, Mike Huckabee, ai microfoni di Fox News. "Finché Hamas esisterà, sarà una minaccia per gli israeliani – ha detto -. Vogliono la distruzione dello Stato ebraico". "Penso che durante questa amministrazione realizzeremo qualcosa di proporzioni bibliche in Medio Oriente", è la sua promessa. "Una cosa che sappiamo è che Hamas non potrà esistere. Questo è un fatto assodato", ha ribadito. Huckabee si è detto poi favorevole al controverso piano di Donald Trump per Gaza, dicendo che "ha fatto qualcosa di coraggioso". "Speriamo che la gente ascolti il presidente Trump – ha detto l'ex governatore dell'Arkansas -. Non pensa fuori dagli schemi. Butta via gli schemi e dice: cominciamo con una tabula rasa". Il consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti, Mike Waltz, ha dichiarato in un'intervista a Meet the Press della Nbc che l'Idf "continuerà a distruggere Hamas se non rispetterà i termini del cessate il fuoco". A proposito della proposta di Trump di sfollare la popolazione di Gaza, Waltz ha dichiarato che il presidente americano la vede "in termini molto pratici", non volendo "ripetere la definizione di follia", investendo miliardi nella ricostruzione senza una soluzione a lungo termine. "Si sta chiedendo, in modo umano, cosa succederà a queste persone? Tutti nella regione dicono di avere il cuore spezzato per i palestinesi – giustamente – ma se non vi piace il suo piano, allora venite al tavolo con il vostro. Stiamo assistendo a ogni tipo di contatto, con offerte di assistenza, e queste conversazioni sono in corso", ha aggiunto. "Il Presidente Trump è un costruttore e un negoziatore in capo. Capisce che questa situazione non ha senso. Chiunque – media compresi – non sia d'accordo con la sua proposta, ci porti un piano migliore". Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha detto che nessuno ha il potere di rimuovere i residenti di Gaza dalla loro patria devastata dalla guerra, respingendo il piano di Donald Trump di rimuovere i palestinesi e lasciare che gli Stati Uniti prendano il controllo dell'enclave. "Nessuno ha il potere di rimuovere il popolo di Gaza dalla sua eterna patria, che esiste da migliaia di anni – ha dichiarato in una conferenza stampa notturna – Gaza, la Cisgiordania e Gerusalemme Est appartengono ai palestinesi". —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)