Pubblicato il: 04/02/2014 alle 18:46
Il colonnello Pierluigi Sozzo
Centinaia di evasori stanati nel Nisseno nell'anno appena passato. Ma non è solo su questo versante che s'è concentrata l'attività della Guardia di Finanza nella provincia di Caltanissetta guidata dal colonnello Pierluigi Sozzo. Sì perché le Fiamme Gialle in questi mesi hanno puntato anche a recuperare le risorse sottratte al bilancio dello Stato, dell’Unione Europea, delle Regioni e degli Enti Locali.
Molto corposo il consuntivo che la Finanza ha reso noto che comprende 596 attività ispettive, tra verifiche fiscali, controlli, accertamenti patrimoniali, ispezioni antiriciclaggio e segnalazioni per operazioni sospette,nonché 2.890 tra controlli sulla regolare emissione di scontrini e ricevute fiscali, controlli su strada e controlli sugli indici di capacità contributiva.
L’attività ispettiva ha permesso di recuperare a tassazione redditi per un ammontare complessivo di 121.659.125,00 euro,ritenute su redditi di lavoratori dipendenti non operate per 710.491,00 euro e constatare IVA evasa all’Erario per circa 37.193.663,00 euro di cui IVA non versata per 2.148.381,00 euro e IVA dovuta pari a 16.817.484,00 euro.
Va evidenziato che l’attenzione riservata dalla Guardia di Finanza al “sommerso d’azienda” ha permesso di individuare 34 evasori totali, cioè operatori economici sconosciuti al fisco, e 8 evasori paratotali, vale a dire contribuenti che non hanno dichiarato redditi per un ammontare superiore al 50% di quelli effettivamente dovuti. Sono stati inoltre scoperti 56 tra lavoratori in nero e/o irregolari, per i quali sono stati verbalizzati 32 datori di lavoro. Sono state avanzate all’A.G. proposte di sequestro per equivalente pari ad oltre 26,7 milioni di euro.
Nei controlli condotti quotidianamente nei confronti degli esercizi commerciali, per verificare la regolare emissione di scontrini e ricevute fiscali, sono state rilevate 778 violazioni tra mancate emissioni ed altre violazioni pari a circa il 36% dei controlli effettuati. A causa di reiterate mancate emissioni dei documenti fiscali nel corso degli anni, nel 2013 ben 53 esercizi commerciali hanno subito la chiusura temporanea dell’attività.
Sul fronte della contraffazione dei marchi sono stati sequestrati 2.233 prodotti, fra capi d'abbigliamento e accessori, 3.573 tra prodotti per l’igiene, apparecchi elettrici e componenti elettronici, nonché, giocattoli.