Pubblicato il: 31/05/2024 alle 09:20
I finanzieri del Comando Provinciale di Palermo hanno sequestrato 3,5 kg di sostanza stupefacente di tipo cocaina, occultata in un furgone sottoposto a controllo in viale Regione Siciliana a Palermo.
In particolare, nel pomeriggio del 21 maggio u.s., nell’ambito dei servizi di controllo economico del territorio effettuati lungo le rotabili che conducono al capoluogo, una pattuglia del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Palermo sottoponeva a controllo un furgone con targa polacca e procedeva all’identificazione dei soggetti a bordo, un uomo di nazionalità polacca e una donna ceca, che, nel corso delle operazioni, si mostravano da subito particolarmente nervosi e agitati.
Pertanto, i militari operanti effettuavano una più approfondita attività di perquisizione del mezzo, rinvenendo occultati all’interno del sistema di aerazione del mezzo, grazie al fiuto del cane antidroga “Elisir” del Gruppo Pronto Impiego di Palermo, n. 3 involucri avvolti in buste di cellophane trasparente, per un peso complessivo di 3,5 kg di sostanza stupefacente di tipo cocaina.
Lo stupefacente, qualora immesso sul mercato, avrebbe fruttato al dettaglio ricavi per oltre 300.000 euro.
I due responsabili sono stati tratti in arresto in flagranza di reato e condotti presso la Casa Circondariale “Pagliarelli” di Palermo, a disposizione della locale Autorità Giudiziaria che lo scorso 23 maggio ha convalidato l’arresto e ha disposto la misura cautelare degli arresti in carcere nei confronti del cittadino polacco.
Successivi accertamenti, condotti sulle generalità fornite dal soggetto, consentivano di accertare la falsità dei documenti forniti dall’uomo, che in realtà è risultato essere un pericoloso latitante di nazionalità ceca, ricercato da 4 anni dalle autorità del suo Paese, condannato a 13 anni di reclusione in quanto promotore di un’organizzazione a carattere transnazionale operante tra la Repubblica Ceca e la Svizzera dedita al traffico di sostanze stupefacenti di diverse tipologie.
Infatti, i documenti utilizzati dal latitante erano riconducibili a un cittadino polacco deceduto nel 2021, come confermato dalle competenti autorità consolari.
Pertanto, a seguito di contatti intercorsi con Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia incardinato presso il Ministero dell’Interno, i finanzieri procedevano a eseguire nei confronti del narcotrafficante il mandato di arresto europeo pendente, segnalandolo, inoltre, alla locale Procura della Repubblica anche per reati di sostituzione di persona, falsa attestazione di identità, nonché possesso di documenti di identificazione falsi.