Pubblicato il: 10/10/2013 alle 14:09
Un operaio di Gela, Sandro Signorelli, di 49 anni, ha ridotto in fin di vita la moglie, Angela Biundo, di 40 anni, che lo aveva lasciato, ferendola con dieci coltellate in varie parti del corpo. Convinto di averla uccisa, è scappato con la sua automobile, in preda al panico, raggiungendo la vicina Licata, dove si è costituito alla polizia.
Il tentato uxoricidio è avvenuto nel magazzino di bibite del padre della donna, in via Trinacria, nel quartiere Marchitello, a ovest della città. Èstata la mamma della vittima, che ha assistito al ferimento, a dare l'allarme ai carabinieri e a chiamare un'ambulanza del 118, il cui personale sanitario ha prestato le prime cure estraendo il coltello (dalla lama piccola, a punta) ancora conficcato nel corpo della donna. Trasportata in ospedale, Angela Biundo è stata ricoverata nell'unità operativa di chirurgia con prognosi riservata. Malgrado le ferite riportate alla testa, al petto, al torace, all'addome e alle gambe, i medici dicono che si salverà. Dal matrimonio tra Sandro Signorelli e Angela Biundo sono nate due figlie, che oggi hanno 17 e 13 anni, e vivono con la madre.