Sit – in di protesta davanti al carcere di contrada “Balate” di Gela da parte di un gruppo di attivisti “No Muos” che chiedono la scarcerazione del 65enne Turi Vaccaro, il noto pacifista arrestato dalla Digos di Caltanissetta dopo essere stato condannato per un danneggiamento avvenuto nel dicembre 2014 quando, dopo essere penetrato nella base militare della marina statunitense in contrada Ulmo, con un grosso martello distrusse alcune apparecchiature elettroniche.
Gli attivisti, posizionati davanti alla struttura penitenziaria, hanno gridato “libertà”, un modo per esprimere la loro solidarietà a Turi Vaccaro. “Noi – si legge in una nota del coordinamento regionale dei comitati No Muos – siamo con Turi proprio per quello che ha fatto e ci batteremo per la sua immediata scarcerazione e per la smilitarizzazione della Sicilia. Vogliamo l’immediata scarcerazione di Turi”. Il provvedimento è stato eseguito dalla polizia su disposizione della Procura di Gela.