Pubblicato il: 17/07/2023 alle 10:40
«È il momento dell’unità e dell’azione congiunta delle comunità di Butera, Licata e Gela chiamate a rivendicare un diritto essenziale: il riconoscimento di una quota delle royalties sull’estrazione delle materie prime, ovvero, la preziosa risorsa del gas naturale». Lo dicono in una nota congiunta Giovanni Zuccalà, Angelo Balsamo e Lucio Greco, sindaci dei tre territori accomunati dalla presenza dei campi del gas off shore Argo e Cassiopea.
Rivendicano un modello di sostenibilità energetica che possa generare ricchezza per le loro comunità, secondo quanto accaduto in passato in altre regioni, quali, ad esempio, la Basilicata. Sono ore di consultazione e organizzazione per le amministrazioni comunali coinvolte, che hanno già stilato un programma di iniziative congiunte. Stamane è previsto un briefing tra i sindaci e i presidenti dei rispettivi consigli comunali. Il sindaco di Gela, Lucio Greco, ieri sera ha sentito telefonicamente i rappresentanti parlamentari del territorio all’Ars, caldeggiando l’approvazione di una norma specifica.
Domani mattina è in programma una seduta congiunta dei tre consigli comunali a Palermo, davanti ai palazzi delle istituzioni regionali, con la partecipazione di consiglieri e rappresentanti politici.
Nel pomeriggio, alle 15.30, è prevista la seduta dei lavori d’aula, all’Ars, dedicata al ddl Collegato bis all’interno del quale si spera possa trovare approvazione un emendamento – già presentato dal gruppo del M5S – che introduce una forma di ristoro a favore delle amministrazioni comunali per l’estrazione del gas, mediante il riconoscimento di una quota delle royalties.
I sindaci, sempre domani, confidano di essere ricevuti in delegazione dal presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, al quale caldeggeranno l’inserimento della norma sulle royalties.
«Per le nostre comunità – concludono Balsamo, Greco e Zuccalà – sarebbe un riconoscimento giusto oltre che essenziale per le finanze dei Comuni. Speriamo che l’Ars, il Governo, guardino con favore a queste nostre comunità, operose e ricche di risorse naturali e possano sostenerle attraverso questa nuova norma, nel solco delle politiche di sviluppo e rilancio che da anni perseguono con rigore e tra tante difficoltà».