Pubblicato il: 20/05/2020 alle 20:15
Cinque consorzi di autotrasportatori di Gela, che raggruppano 120 padroncini di Tir, hanno dichiarato lo stato di agitazione per protestare contro la mancata riapertura del deposito gelese di "Terminal-Italia" dopo cinque mesi di chiusura dovuta a un guasto agli impianti di produzione di plastica (Riblene) della Versalis di Ragusa e all'emergenza da Coronavirus. I camionisti, che chiedono di poter tornare alla piena attività, temono che Terminal-Italia, azienda di Ferrovie dello Stato, intenda trasferire a Catania-Bicocca il traffico merci della stazione di Gela. Ed allora, dichiarandosi "pronti a subentrare contrattualmente a Terminal-Italia", propongono a Versalis (società del gruppo Eni) l'apertura di un apposito confronto per trovare le soluzioni alternative che garantiscano a Gela e agli autotrasportatori il mantenimento degli attuali livelli occupazionali, in un momento di pesante crisi economica. Ma prima di compiere qualsiasi passo, per i consorzi dei camionisti è indispensabile fare chiarezza sui motivi della mancata apertura del deposito di Gela e sull'improvviso stop al trasporto intermodale per Parma di quattro container carichi di plastica già ordinato da Versalis. Si cerca di evitare il muro contro muro che potrebbe portare a uno sciopero selvaggio dell'autotrasporto, con riflessi negativi sulla produzione di Riblene negli impianti di Ragusa.