Pubblicato il: 05/06/2018 alle 16:41
L’amministrazione comunale proclama l’emergenza igienico sanitaria e detta le regole per vivere in una città pulita priva di sacchetti della spazzatura gettati ovunque, erbacce e insetti di ogni tipo. E a sostenere che Gela è in piena emergenza non sono più solo i cittadini che sfogano la loro rabbia sui social ma sono anche gli organi competenti, come l’Asp, il settore ambiente, il comando dei vigili urbani. Da qui la necessità di correre ai ripari. Dopo il taglio ai servizi aggiuntivi deciso dal consiglio comunale per risparmiare all’incirca tre – quattro milioni di euro l’anno, ecco che l’amministrazione ha decretato l’emergenza sanitaria e con un’ordinanza il sindaco Domenico Messinese ha stabilito che dal primo giugno al 30 settembre, viene dichiarata un’emergenza igienico – sanitaria di altissimo rischio per la pubblica igiene ed incolumità e pertanto l’azienda affidataria del servizio di gestione integrata dei rifiuti, dovrà procedere alla rimozione di tutti i rifiuti solidi urbani abbandonati lungo le vie, i marciapiedi ed aree pubbliche della città e delle zone periferiche, incluse le frazioni di Manfria e Roccazzelle, con successivo lavaggio e disinfezione dei luoghi oggetto di abbandono indiscriminato di rifiuti, al fine di scongiurare problemi igienico sanitari, dando priorità ai luoghi in cui insistono strutture sensibili (ospedali, scuole, parchi pubblici, etc.), eliminando pertanto la situazione di emergenza ad oggi creatasi, ed acclarata dalle varie comunicazioni delle Autorità preposte. L’ordinanza prevede anche che vengano fornite alle scuole dell'obbligo di competenza comunale, apposite isole ecologiche, per agevolare la raccolta differenziata, di collocare presso le spiagge pubbliche appositi contenitori differenziati per colore, facilmente identificabili, di provvedere ad attrezzare i vari quartieri della città con aree ecologiche.