Trasferire il monumento ai Caduti dal parco delle Rimembranze a largo San Biagio. Ad avanzare la proposta, il prof. Nuccio Mulè, cultore di storia patria. “A partire dalla seconda metà degli anni venti e fino a diversi decenni fa, con qualche eccezione, ogni manifestazione – scrive in una nota Mulè – per ricordare i caduti gelesi delle due guerre mondiali si concludeva al Parco delle Rimembranze con la deposizione di una corona d’alloro al monumento ai caduti della prima Guerra Mondiale. Il monumento, realizzato dallo scultore palermitano Pasquale Civiletti, fu impiantato e inaugurato assieme allo stesso parco il 24 luglio del 1927, alla presenza del gerarca ragusano Filippo Pennavaria (uomo di spicco del fascismo siciliano) di personalità civili, militari e religiose e con un gran concorso di popolo. Gela, in particolare con l’erezione di tale monumento, volle ricordare ai posteri l’olocausto della vita di 607 (numero non definitivo) suoi figli contro lo straniero austriaco durante la Grande Guerra”.
Il prof. Mulè ripercorre anche la storia del monumento, composto da due parti, situato in un parco interessato nel 1981 dagli scavi archeologici. Questo comportò l’eliminazione del belvedere per consentire la prosecuzione dello scavo. Ad oggi il Parco delle Rimembranze (assieme agli stessi belvedere e monumento) è stato sottratto alla pubblica fruizione. “E di ciò, purtroppo, le amministrazioni comunali – sottolinea il prof. Mulè – non sono mai intervenute per tale maltòlto alla città, anzi non se ne sono nemmeno curate dal momento che recentemente il fante di bronzo, dopo essere caduto rovinosamente, è stato rimesso in piedi grazie all’interessamento dell’ex direttore del Museo Ennio Turco e di Cristofaro Ventura che ha pagato di tasca propria il reinnesto della baionetta spezzata. Alla luce di quanto affermato e vista, a quanto sembra, l’impossibilità di riprendersi l’area del Parco”, il prof. Mulè propone “con il coinvolgimento anche del vicesindaco Terenziano Di Stefano, di far smontare il monumento ai caduti dell’ex Parco delle Rimembranze e di farlo ricomporre nella piazzetta di Largo San Biagio, di fronte al Cimitero monumentale, attualmente in fase di recupero dopo la dismissione dell’area di servizio carburanti. Sarebbe auspicabile quanto proposto per “riprendersi” un monumento di così alto valore e per dare più spazio a tutte quelle manifestazioni patriottiche a ricordo di quanti hanno immolato la loro vita per l’Unità d’Italia e la democrazia”.