Pubblicato il: 05/10/2018 alle 10:49
Ieri i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile del Reparto Territoriale di Gela hanno effettuato un servizio straordinario di controllo del territorio per il contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti, nel corso del quale è stato arrestato F.G., gelese cl. 1986, già noto alla Forze dell’Ordine e tutta la sua famiglia: C.G. Cl. 1955, F.G. Cl. 1976 e Z.A. Cl. 1992, per detenzione finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti e per violenza e resistenza a pubblico ufficiale.
Quando i Carabinieri, dopo prolungato servizio di osservazione, si sono presentati alla porta dell’abitazione da perquisire, il giovane pusher ha capito di essere stato scoperto ed é subito fuggito per cercare di disfarsi della sostanza stupefacente. I militari, con la prontezza, subito hanno cercato di impedire di raggiungere e sbarazzarsi della sostanza stupefacente, ma la loro azione è stata ostacolata dalla strenua opposizione dei familiari: la madre, la sorella e la compagna del giovane che si sono scagliate contro gli operanti sferrando loro calci, pugni nel vano tentativo di farla fare franca al loro caro. Con non poca fatica e l’ausilio di altre pattuglie fatte immediatamente convergere in ausilio agli operanti, è stato possibile riportare la calma, bloccando il fuggitivo ed i suoi familiari. All’interno dell’abitazione, seguito accurata perquisizione, sono state rinvenuti: un panetto di hashish oltre a strumenti per la pesatura, il taglio ed il confezionamento, che sono stati repertati e sottoposti a sequestro. Il pusher, con diversi precedenti di polizia a suo carico, è stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e resistenza, mentre le tre donne sono state arrestate per violenza, resistenza a pubblico ufficiale e lesioni aggravate nei confronti dei militari. Tutti e quattro sono stati posti a disposizione della Procura della Repubblica di Gela, che coordina le indagini.
I tre militari aggrediti sono stati poi curati presso il locale ospedale riportando contusioni ed escoriazioni multiple giudicate in 4 e 5 giorni.