Pubblicato il: 17/02/2014 alle 11:47
La riforma delle province siciliane apre un nodo spinoso per quanto riguarda il comune capofila del centro Sicilia: da tempo ormai immemorabile la città di Gela chiede – senza ottenerlo – l’indipendenza da Caltanissetta e, questa, potrebbe essere la sua occasione di ribalta.
Il Governatore della Regione, Rosario Crocetta, ha invitato cittadini e opposizione a riflettere sul testo concordato da governo siciliano e commissione che cerca di evitare “di pericolosi campanilismi, soprattutto fra Gela e Caltanissetta e fra Marsala e Trapani. Ma ogni ddl è migliorabile”.
Il Comitato “Libera Caltanissetta”, però, attacca il presidente che “assicurando un consorzio ai gelesi ha gettato la maschera” e, al contempo, trascurato i “risparmi previsti con l'abolizione delle provincie. A questo punto – commenta Gianfranco Fuschi del Comitato Libera Caltanissetta – si rende necessaria ed indifferibile una presa di posizione dell'intera comunità Nissena che il Governatore vuole mortificare. Si convochi un consiglio comunale straordinario, il Sindaco se c'e', batta un colpo, i deputati locali prendano posizione. Coloro che pensano di presentare la propria candidatura alle prossime amministrative sottoscrivano un documento in difesa della città, senza distinzioni di parte, primi fra tutti i compagni di partito di Crocetta. Questo comitato, lancia una petizione con la quale, provocatoriamente chiederà di dichiarare Caltanissetta, primo comune “decrocettificato” di Sicilia”.