Pubblicato il: 18/06/2019 alle 09:53
"Le elezioni per il rinnovo del Sindaco e del Consiglio comunale di Gela passeranno alla storia come quelle più travagliate per mille ragioni note alle cronache, non ultimo i ricorsi che restano sempre un atto legittimo e che verranno valutati nelle sedi opportune avendo rispetto del responso". E' quanto afferma in una nota, Paola Giudice, consigliere comunale indipendente. "Tutto questo, però, non può rappresentare un ostacolo nell'azione amministrativa, nell’affrontare le emergenze che ogni giorno si presentano e che sono talmente tante che sarà utile il lavoro del Sindaco, della sua squadra e dei 24 consiglieri comunali eletti, a partire dai 16 della maggioranza che hanno aiutato il Sindaco a scrivere il programma e quindi devono sostenerlo nella sua realizzazione. La città ha bisogno di credere alla Politica, quella vera, e miglior modo è quello di abbandonare antichi metodi da prima Repubblica, dal rinvio tattico delle sedute, all'uso e abuso di termini come bene comune, prima la città ecc… La campagna elettorale è finita per tutti, ora bisogna dimostrare concretamente che prima viene la città, cioè il bene comune. Bene comune è il sevizio a sostegno degli anziani, dei disabili, dei bambini che frequentano la scuola, è bene comune curarsi della buona amministrazione della Ghelas dato che si regge solo con i soldi pubblici, cioè nostri, del ruolo del Comune nel ciclo dei rifiuti in considerazione della certezza che la città continua a essere sporca e con essa le zone di campagne e quelle balneari. Insomma di lavoro da fare ne abbiamo tanto e non ho dubbi che stasera si onorerà l'ordine del giorno, eleggendo il Vice Presidente del Consiglio Comunale, figura che rispetto ma alla quale non sono interessata malgrado l’invito a candidarmi da parte di diversi colleghi consiglieri. Come già annunciato, ribadisco che da consigliere comunale di opposizione valuterò atto per atto ciò che verrà proposto all’interno del civico consesso nel pieno rispetto dei miei valori e di quelli del mio elettorato, senza preclusione alcuna e senza paraocchi, ma nell’interesse esclusivo dei miei concittadini. Il giuramento letto pubblicamente il giorno della proclamazione lo considero un impegno solenne verso le Istituzioni ed i cittadini che hanno deciso, votandomi, che io li rappresentassi. Stop alle polemiche che di Politica (con la P maiuscola) hanno ben poco, VIA alle proposte serie e concrete in grado di risollevare la città di Gela. Annuncio sin da ora la rinuncia al mio gettone di presenza per tutte le sedute che non definiranno l'ordine del giorno in programma in consiglio comunale, ribadisco che i cittadini vogliono vedere fatti concreti e nessuno è interessato alla sfilata di parole che di fatti ne producono ben pochi.