Pubblicato il: 22/01/2016 alle 20:05
“Il ministero si sostituisca ad Eni nel processo delle bonifiche e istituzionalmente quantifichi il danno prodotto a Gela, i cittadini devono sapere di ciò di cui si parla”. E' chiara la linea del M5S sulla questione Gela che da giorni vede la protesta degli operai che protestato per le bonifiche, la riconversione e la ripresa dell'occupazione. Oggi il deputato all'Ars Giancarlo Cancelleri e quelli alla Camera Luigi Di Maio e Alessandro Di Battista hanno incontrato gli operai presenti ad uno dei blocchi in atto.
“Vogliamo aumentare l'attenzione sulla vicenda – hanno detto – basta poco per andare avanti, il ministero è socio di maggioranza dell'Eni, se vuole può intervenire; è dovere del governo salvaguardare la salute dei cittadini, a maggior ragione se parliamo di uno dei siti più inquinati d'Europa e dichiarato SIN dallo stesso ministero”.
“Il governo di questa regione e di questa nazione – ha detto Cancelleri – non hanno nessun interesse a risolvere i problemi di Gela, si continua a promettere che verrà accelerato il protocollo del 6 novembre del 2014, siglato da governo, regione, comune e sindacati; si continua a dire che bisogna scioperare per chiedere ad Eni di riavviare il processo di raffinazione, insieme alla green rafinery, quindi la politica a tutti i livelli continua a dire bugie ai cittadini ed a cercare una copertura ad Eni per permettergli di andare via senza dover fare le dovute bonifiche. Ma la vera notizia è, che oggi, i lavoratori sono consapevoli degli errori commessi nel credere ad uno sviluppo che conduce solo a morte e disoccupazione. A gran voce loro stessi oggi chiedono bonifiche e risanamento. Chi vuole portare avanti il piano dell'Eni non è del movimento 5 stelle”.