Pubblicato il: 20/06/2020 alle 11:41
“In tutta onestà, non capisco di quali istanze si stia parlando. Il direttore generale dell'ASP di Caltanissetta, Alessandro Caltagirone, ha fatto pervenire al Comune un'unica nota avente come argomento il servizio di elisoccorso nelle ore notturne e risale ad oltre un anno fa, al 27 maggio 2019”.
Così il sindaco di Gela, Lucio Greco, replica alle pesanti accuse inerenti l'illuminazione dell'elipista di contrada Brucazzi giunte dalla direzione generale dell'azienda sanitaria e precisa: “Erano i giorni immediatamente successivi al mio insediamento, e, in quella occasione, fu evidenziato come per far fronte ai lavori necessari per ripristinare l'impianto di illuminazione dell'area occorressero oltre 100mila euro. Una spesa notevole che il Comune, di certo, non può supportare da solo, anche perchè stiamo parlando di un terreno che abbiamo in comodato d'uso e che appartiene all'ASI. Ergo, si dovrebbe valutare insieme come intervenire. Noi siamo, come sempre, disponibili al dialogo e pronti a valutare anche altre soluzioni, magari individuando terreni più vicini all'ospedale. Ma smentiamo categoricamente di non aver dato seguito alle richieste dell'ASP, che, dopo quel contatto, non ha più presentato solleciti né al sottoscritto né all'assessore Gnoffo. Nelle more, siamo intervenuti, e continueremo a farlo, con opere di ordinaria manutenzione a Brucazzi. Una cosa sia chiara: le emergenze della sanità sono tante, ma ci opporremo a qualunque tentativo di far apparire inadempiente questa amministrazione”.
Fin qui il primo cittadino, ma sulla vicenda interviene anche l’assessore alla salute, Nadia Gnoffo, che afferma quanto segue: “Anch'io smentisco categoricamente le dichiarazioni rilasciate nel corso della trasmissione 'Lo dico alla radio' e ad altre testate giornalistiche locali. Una sanità efficiente è il sogno di ogni comunità e sin dal momento del nostro insediamento abbiamo sempre cercato di fare la nostra parte, rispondendo alle chiamate e alle richieste dell’ASP di Caltanissetta per tutto ciò che è di nostra competenza. Nel periodo dell’emergenza Covid siamo stati attenti a non creare il panico e a diffondere le giuste informazioni, nonostante la grande confusione, i ritardi e i disservizi causati dall’azienda sanitaria e che tutti i gelesi ricordano bene. Adesso che la fase acuta, per fortuna, è alle spalle, possiamo e vogliamo tornare ad occuparci di tutte le questioni irrisolte e per questo le porte del Comune sono, come del resto sono sempre state, aperte per il direttore generale Alessandro Caltagirone”.
“Cogliamo l’occasione – conclude l’assessore – anche per riaccendere i riflettori sul programma generale degli interventi calendarizzati dall’ASP al Vittorio Emanuele di Gela, e per sapere a che punto siano le iniziative poste in essere da ENI per il progetto UTI (terapia intensiva) nel nostro nosocomio. Come si ricorderà, infatti, i primi di maggio il responsabile con gli enti e le istituzioni locali di Eni, avv. Francesco Manna, ci aveva confermato gli impegni assunti dalla multinazionale, inizialmente destinati all’ospedale di Caltanissetta e che il Sindaco di Gela ha fortemente voluto e ottenuto per il Vittorio Emanuele. Ad oggi, non avendo avuto nuovi riscontri, torniamo a chiedere il cronoprogramma della realizzazione del reparto che, prezioso nel contrastare l’ondata di Covid19, è anche fondamentale per fronteggiare tantissime altre gravi patologie frutto della passata condizione socio-ambientale del nostro territorio”.