Pubblicato il: 01/11/2019 alle 09:59
Il presidente della Consulta gelese per la disabilità, Livio Aliotta, ha inviato una diffida all’amministrazione comunale di Gela, per chiedere l’immediata attivazione del servizio di trasporto cosiddetto speciale dei disabili verso il Centro Aias di Caltagirone, di quello nonché l’immediata rimozione di tutte le barriere architettoniche presso gli uffici comunali e presso tutte le fermate urbane cittadine. In particolare riguardo al servizio di trasporto verso il Centro Aias di Caltagirone, la mancata attivazione del predetto servizio, in seguito all’espletamento della nuova gara sta determinando un notevole disagio alle famiglie degli utenti esponendo questi ultimi ad un perdurante malcontento in merito all’attuale gestione nonchè al rischio serio, concreto ed attuale che vengano dimessi dalla struttura calatina a causa delle numerose assenze determinate dall’impossibilità di raggiungere la struttura in seguito alla prossima sospensione del predetto servizio. Inoltre si ribadisce ancora una volta la necessità di porre concreto rimedio all’impossibilità per molti utenti di fruire del servizio di trasporto pubblico a causa della presenza delle barriere architettoniche nelle fermate e presso numerosi marciapiedi della città. Nelle more della predisposizione dei necessari ed obbligatori interventi si chiede l’immediata attivazione del servizio di trasporto a chiamata, così da consentire a tutti i cittadini gelesi non deambulanti di poter fruire del diritto alla mobilità, diritto costituzionalmente sancito ed ingiustamente negato. Si chiede inoltre l’immediata attivazione del servizio ASACOM presso le scuole primarie e secondarie di primo grado servizio mai partito nonostante siano trascorsi già due mesi dall’inizio delle lezioni. Purtroppo fa specie constatare che la classe politica e la dirigenza amministrativa dell’ente comunale di Gela continuino a perpetrare condotte vergognosamente indegne discriminando centinaia di cittadini gelesi la cui unica “colpa” è quella di essere disabili. La solidarietà umana ed il principio di uguaglianza sono cardini non solo del nostro ordinamento giuridico ma anche di quello sociale, una classe politica che non è in grado di garantire pari dignità e pari opportunità a tutti i cittadini non è una classe politica degna di un paese che si vuol definire, solo sulla carta civile. Un’amministrazione che nel nuovo millennio continua a considerare non prioritario il diritto di ogni cittadino gelese a fruire di servizi essenziali per la persona come il diritto alla mobilità, alla prestazione di servizi essenziali come quelli sanitari, quelli sociali, quelli legati all’istruzione è una classe elitaria ed indegna di definirsi classe politica. In considerazione di quanto sopra indicato, pertanto, laddove gli enti preposti non dovessero fornire positivo riscontro entro e non oltre giorni 5 dal ricevimento della presenta, intraprenderà tutte le più utili iniziative sia giudiziarie, sia mediatiche affinché vengano garantiti i diritti inviolabili dei cittadini gelesi con disabilità.