Pubblicato il: 21/04/2016 alle 15:30
Cerimonia di commiato, oggi, nel palazzo di giustizia di Gela, per il procuratore della Repubblica, Lucia Lotti, che, dopo otto anni di permanenza, lascia il suo ufficio per essere trasferita al tribunale di Roma. Numerosi i messaggi d'auguri e le espressioni di stima, professionale e umana, giunte da più parti e in particolare dal presidente della Corte d'appello di Caltanissetta, Salvatore Cardinale, dal procuratore generale, Sergio Lari, dal prefetto, Maria Teresa Cucinotta, e dal sindaco di Gela, Domenico Messinese, presenti oggi alla manifestazione. Fra i tanti riconoscimenti assegnati al magistrato, per l'impegno, il coraggio e l'apertura alle varie realtà sociali del territorio, spicca la sua designazione a “Donna di Gela” avvenuta al termine di una libera selezione effettuata dai ragazzi di una delle tante scuole della città che l'hanno incontrata come “ambasciatrice” di legalità. Visibilmente commossa, Lucia Lotti ha ringraziato, annunciando che scriverà qualcosa (uno studio, un saggio, un libro) sulla sua “straordinaria esperienza maturata a Gela, dove – ha detto – non occorrono strumenti eccezionali per amministrare la giustizia ma un lavoro ordinario e quotidiano aperto al territorio”. “Porterò con me il ricordo di Gela come esempio di operosità e metodo di lavoro; ne parlerò con tutti, a cominciare dalla scuola di futuri manager, che incontrerò, fra qualche giorno, a Roma”.