Ecco il testo di una lettera inviata dal sindaco di Gela, Domenico Messinese, alla stampa:
"Amministrare Gela, è una sfida tanto onerosa quanto entusiasmante. In questi anni ho sempre agito con responsabilità e amore verso la mia città, cercando di risolvere vecchi e nuovi problemi, da quelli ordinari a quelli più gravi come l’alta esposizione debitoria dell’ente, l’inadeguatezza dei servizi sanitari, la chiusura improvvisa dello stabilimento petrolchimico e il risanamento ambientale.
La nostra gente merita di essere rappresentata al meglio nei suoi organi di governo, dal Sindaco e dagli Assessori come membri di un organo collegiale dell'ente, delegati all’esercizio degli indirizzi politici della giunta, fulcro essenziale del mio lavoro, dall’importante Consiglio Comunale e dall’autorevole Deputazione tutta.
Si è fatto tanto in questi anni, un grande lavoro di programmazione e pianificazione, mettendo mano a temi forti e innovativi che vedranno, presto, la nostra città riposizionarsi economicamente per giocare un ruolo centrale nel contesto dell’ambito territoriale della fascia sud della regione.
Gli assessori che mi hanno affiancato in questo percorso, hanno svolto e stanno svolgendo un lavoro certosino di innovazione della macchina Amministrativa, mantenendo l’equilibrio di bilancio senza far mancare i servizi alla collettività puntando a far aumentare il senso di riconoscimento nelle istituzioni da parte dei Cittadini.
Oggi, dunque, è più che mai necessario un momento di riflessione comune da parte di tutti i protagonisti della politica Gelese, ed è per questo che chiedo alla politica tutta, di partecipare attivamente e in sinergia ai processi di governo con il prioritario obiettivo di dare una spinta propulsiva che riduca i tempi per la risoluzione di grandi temi, come il lavoro, la gestione dei rifiuti, il piano di risanamento ambientale e riqualificazione produttiva, il miglioramento dei servizi sanitari, senza rischiare che le importanti opportunità costruite vengano perse.
Il mio primo pensiero va certamente ai vari strumenti di pianificazione territoriale, tra cui il Piano Regolatore Generale, di recente consegna a seguito degli aggiornamenti derivanti dalle osservazioni arrivate dalla cittadinanza per renderlo uno strumento ritagliato sulle esigenze del territorio. Strumento che necessita della redazione dei piani particolareggiati senza i quali verrebbe meno l’utilizzo dello stesso con il rischio di bloccare l’economia del comparto edile, se non addirittura di non consentire a molti cittadini onesti di poter edificare le proprie case, attorno a cui costruire il proprio nucleo familiare.
Senza dimenticare il Piano Urbano della mobilità sostenibile e il Piano Urbano del Demanio Marittimo, volgarmente chiamo Piano Spiagge, quale strumento di sviluppo turistico del fronte mare , che in fase di approvazione rischierebbe di arenarsi per il venire meno della funzione dell’organo consiliare.
Non meno importante la forte iniezione di risorse pubbliche, dal Patto per il SUD all’Agenda urbana, all’Accordo di Programma per il Rilancio dell’Area di Crisi, necessarie per la costruzione di opere infrastrutturali strategiche, come le Scuole, le strade, i Servizi, quali ad esempio il potenziamento della rete idrico-fognaria.
A ciò si aggiunge l’imminente esigenza di affrontare l’importante tema della nuova contrattualizzazione della Ghelas, quale strumento essenziale da riorganizzare, con la votazione in consiglio comunale .
La necessità di porre con immediatezza i giusti correttivi per evitare il dissesto finanziario dell’ente, vanificando il importante lavoro posto in essere in questi anni per risolvere l’annosa questione della forte esposizione debitoria del Comune di Gela nei confronti di terzi.
Per ultimo ma non per importanza, l’espletamento delle procedure per il nuovo affidamento del servizio di Raccolta Rifiuti, costruito sulle reali necessità dei cittadini gelesi.
Attività, queste, che non possono essere compromesse da un atteggiamento di chiusura finalizzato ad una elezione anticipata rispetto alla naturale scadenza del mandato elettorale, condotto attraverso il percorso di sfiducia alle istituzioni, che avrebbe il sapore di una punizione nei confronti della cittadinanza piuttosto che a me stesso. Servire la città rimane l’unico percorso possibile.
Auspico di poter attuare percorsi e programmi condivisi, in modo che in questa ultima fase cruciale di due anni di importante lavoro, vi sia l’indispensabile contributo di quei gruppi politici che responsabilmente sceglieranno di partecipare ai processi decisionali amministrativi, per il quale mi impegno a garantirne la rappresentanza, con l’obiettivo di assicurare che quelle risorse economiche, da sempre preannunziate ai più alti livelli istituzionali, non vadano perse a salvaguardia dell’interesse dei cittadini e del nostro territorio.
Sono convinto che, l’alto senso del dovere di molti, assicurerà la più ampia condivisione per il bene comune”.