Comune di Gela sotto assedio da parte dei lavoratori dell’indotto. Sale la tensione nella città del Golfo, dove oggi davanti al Municipio centinaia di operai hanno inscenato una dura protesta in attesa di una seduta del consiglio comunale, poi sospesa in segno di solidarietà con le maestranze. Oltre 300 lavoratori delle aziende che operano nel petrolchimico, si sono presentati davanti al Palazzo di Città chiedendo certezze sul loro futuro occupazionale. Un cordone di forze dell'ordine ha bloccato i manifestanti davanti l’ingresso del Comune per scongiurare problemi di ordine pubblico. Il sindaco Angelo Fasulo, dopo un incontro svoltosi ieri in Prefettura, ha garantito che la cassa integrazione a tutti i lavoratori (circa 200) ai quali il 30 novembre sono scaduti gli ammortizzatori sociali, verrà prorogata per un anno in attesa che Gela venga dichiarata “aria di crisi complessa”. Ciò nonostante i manifestanti, hanno chiesto di tornare a lavorare e che il piano di riconversione dell’Eni, il cui protocollo è stato siglato agli inizi di novembre al ministero per lo Sviluppo Economico, diventi operativo al più presto. Il prefetto di Caltanissetta, Carmine Valente, oggi pomeriggio alle 16 sarà a Gela per incontrare personalmente le tute blu dell’indotto.
Gela, Municipio assediato dai lavoratori dell’indotto. “Certezze sul futuro occupazionale”
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