Pubblicato il: 11/07/2018 alle 15:50
L’operazione “San Giuseppe” che ha permesso ai carabinieri del Comando Provinciale di Caltanissetta e ai carabinieri del reparto territoriale di Gela di sgominare una banda dedita alla circonvenzione di incapaci, dimostra come il fenomeno di anziani lasciati soli e raggirati sia "ampiamente e tristemente noto". Dalle indagini è emerso che risultano numerosi movimenti di denaro, tramite money transfer, verso la Romania, effettuati dalle vittime in favore dei malfattori.
Nel corso dell'attività d'indagine, che ha permesso alla Procura e all'Arma di individuare vittime e indagati, è emersa una profonda e preoccupante violazione della dignità umana, da parte della banda che, pur di accaparrarsi di beni di ogni genere, avrebbero addirittura malmenato alcuni anziani, li avrebbero narcotizzati, in alcuni casi facendoli vivere ai limiti della schiavitù nell'assoluto degrado.
Al vertice dell'associazione ci sarebbe Emanuele Murana, pluripregiudicato, che avrebbe avuto l'apporto dei romeni Elena Ciubotaru, braccio operativo, e del nipote Vasile Daniel. Tutti e tre sono stati arrestati. La donna aveva il compito di inserirsi a casa degli anziani, circuirli attraverso piccoli momenti di intimità, con l'obiettivo di sottrarre loro denaro e ricevere regali da spartire con gli altri. Il nipote, trait-d'union tra la Romania e la Sicilia, ha verosimilmente provveduto a reperire per conto di Murana le donne da affiancare agli ignari anziani, agendo come una vera e propria agenzia matrimoniale, mostrando loro un catalogo virtuale delle donne da scegliere. Ricostruito un giro di affari accertato di almeno 100 mila euro sottratti alle vittime, avvenuto tramite movimenti bancari e trasferimenti su money transfer, e fatta luce sull'attività di sfruttamento della prostituzione e su un giro di estorsioni.