Pubblicato il: 06/10/2017 alle 11:57
Nelle prime ore della mattinata odierna i poliziotti del Commissariato di Gela hanno eseguito sette provvedimenti restrittivi emessi dal Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Gela, su richiesta della Procura della Repubblica. Sono finiti in carcere: Tasca Cristofer Luca, gelese cl. 1993 e Crisci Fabio, agrigentino cl.1992. Agli arresti domiciliari: Nicosia Baldassare, gelese cl.1983 (in atto detenuto presso la casa circondariale di Caltanissetta) e Marino Gaetano, gelese cl.1984. Sono stati sottoposti all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria: Salafia Francesco, gelese cl.1990; Minardi Calogero, gelese cl.1982 e Valenti Orazio, gelese cl.1958. Tutti indagati, a vario titolo, per concorso in spaccio di sostanze stupefacenti e concorso in furto aggravato. L’attività di indagine è scaturita da una incisiva azione di contrasto al traffico di sostanze stupefacenti ed ai c.d. reati predatori che gli agenti del Commissariato hanno posto in essere grazie al costante monitoraggio della realtà criminale gelese. In particolare gli agenti del Commissariato hanno attenzionato il quartiere Sant’Ippolito: via Francesco Crispi, via Minardi, via Paci e via Ischia, del centro storico di Gela, ove un diffuso disagio sociale sfocia in svariate attività illecite ed in particolar modo allo spaccio di sostanze stupefacenti. L’attività investigativa, avviata all’inizio dell’anno 2015, è stata indirizzata, in un primo momento, verso un indagato in stato di libertà, abituale assuntore di stupefacenti, con precedenti per reati contro il patrimonio, la persona ed in materia di stupefacenti, seguendo costantemente i suoi spostamenti ed i suoi contatti. Attraverso i continui rapporti intrattenuti da costui per approvvigionarsi di cocaina, marijuana ed hashish per uso personale, è stato possibile individuare un folto gruppo di pusher a loro volta dediti a illeciti traffici. I principali spacciatori di cocaina emersi nel corso dell’attività in esame, operanti nella città di Gela, sono stati identificati in Nicosia Baldassare, alias Aldo, con precedenti per associazione di tipo mafioso, reati contro il patrimonio, l’incolumità pubblica, la persona, ami ed in materia di stupefacenti e Tasca Cristofer Luca, alias Luchino, in atto detenuto, con precedenti per reati contro il patrimonio, l’incolumità pubblica ed in materia di stupefacenti. I principali spacciatori di hashish emersi nel corso dell’attività in esame sono risultati lo stesso Tasca Cristofer Luca; Minardi Calogero, alias Caloriu u baullaru, con precedenti per reati in materia urbanistica, contro l’onore, la persona ed il patrimonio; Marino Gaetano, alias Tanu u nivuru, già sorvegliato speciale di P.S, con precedenti per associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, porto abusivo di armi, spaccio di sostanze stupefacenti ed altro e Salafia Francesco, alias Ciccio u Squalo, con precedenti per guida senza patente. L’attività investigativa, condotta anche con l’ausilio di attività captativa, servizi di osservazione, sequestri di sostanza stupefacente, nonché arresti in flagranza di reato eseguiti nel corso del tempo ha consentito di far luce su un contesto criminale sistematicamente dedito allo smercio al minuto di sostanza stupefacente. Le indagini hanno consentito di acquisire anche elementi di dettaglio riguardo l’intensa attività di spaccio posta in essere dai gruppi criminali operanti nel quartiere Sant’Ippolito. Costoro, nell’arco dell’intera giornata, venivano contattati telefonicamente da un nutrito numero di giovani avventori, molti dei quali minorenni. Gli indagati, per evitare riferimenti riconducibili alla cessione di stupefacente ed eludere la comprensione dei dialoghi da parte di eventuali inquirenti all’ascolto, utilizzavano di solito un gergo dissimulato, richiamando ad esempio, per indicare la quantità richiesta, precedenti cessioni, ovvero la consumazione di un caffè o, infine, senza pronunciare espliciti riferimenti ma semplicemente l’invito ad incontrarsi, atteso il consueto “modus operandi”. Nel corso dell’attività investigativa la Polizia di Stato ha documentato e riscontrato circa 100 cessioni di sostanze stupefacenti, ben 20 delle quali nei confronti di minorenni, 9 furti in strutture comunali (i cimiteri di Gela) nonché 3 furti ai danni di aziende agricole gelesi.