Pubblicato il: 10/09/2013 alle 17:05
L'Eni investirà 140 milioni di euro per ricostruire la diga foranea del porto-isola di Gela, di proprietà della Regione siciliana, gravemente danneggiata negli anni '90 da due mareggiate che l'hanno resa inutilizzabile.
Oggi, nel corso di una iniziativa in municipio, il presidente della giunta regionale, Rosario Crocetta, ha consegnato ai vertici della “Raffineria di Gela spa” la concessione ventennale per l'uso dello scalo marittimo finalizzata alla ricostruzione e alla gestione del porto, che potrà essere utilizzato anche dalle aziende del territorio.
I lavori di ricostruzione (già iniziati con la rimozione delle vecchie strutture ferrose) dureranno circa 4 anni e daranno lavoro alle imprese dell'indotto con un'occupazione media giornaliera di 150 dipendenti. Gli interventi riguardano anche la riparazione dei cassoni in calcestruzzo che costituiscono la parte sommersa della diga e il ripristino dei fondali, attualmente ridotti per la presenza di detriti provenienti dalla struttura portuale danneggiata.
Il progetto di ricostruzione si aggiunge al prossimo inizio dei lavori di realizzazione del raddoppio del depuratore biologico e ai 700 milioni di investimenti che l'Eni ha impegnato sulla raffineria di Gela per il miglioramento ambientale e l'ottimizzazione delle produzioni.