Pubblicato il: 12/11/2019 alle 14:54
Conferenza stampa, domani 13 novembre alle ore 15,30, al Municipio di Gela per
presentare il convegno di studi a duecento anni dalla nascita del gelese
Giovanni Di Bartolo, architetto e agronomo che portò alto il nome della
città di Gela nel panorama nazionale del XIX secolo. Il convegno si
terrà il 16 novembre prossimo, con inizio alle 15,30, alla Pinacoteca
comunale di viale Mediterraneo 41.
Un fine settimana con un appuntamento di rilievo che da una parte
consente di conoscere un gelese illustre del XIX secolo dall’altro vuole
fare riflettere su aspetti dell’economia del territorio di ieri che
potrebbero oggi portare sviluppo.
Un convegno di studi a duecento anni dalla nascita di Giovanni Di
Bartolo, architetto e agronomo gelese che portò alto il nome della città
nel panorama nazionale del XIX secolo.
È stato, infatti, l’unico gelese nella storia ad essere ammesso all’
Accademia dei Georgofili di Firenze.
Ad organizzare il convegno che si terrà il 16 novembre prossimo, con
inizio alle 15,30, alla Pinacoteca comunale di viale Mediterraneo 41
sono stati i familiari di Di Bartolo con la collaborazione
dell’Accademia dei Georgofili, gli Ordini degli Agronomi e degli
Architetti della Provincia di Caltanissetta, la Società nissena di
storia patria di Caltanissetta e il Comune di Gela.
Una figura poliedrica e finora poco nota quella di Giovanni Di Bartolo
di cui, in apertura del convegno, il nipote Alexander bibliotecario ed
archivista presenterà la biografia inedita ripercorrendo le varie fasi
della vita, gli studi, le opere e le amicizie.
Una parte della sua vita Di Bartolo la trascorse nella sua città natale
le cui caratteristiche durante la fase post Unità d’Italia saranno
delineate dal prof. Nuccio Mulè.
L’ arch. Francesco Fiumalbi illustrerà invece i progetti che di Bartolo
realizzò per la Provincia di Caltanissetta dopo che fu assunto con un
concorso come architetto provinciale.
Negli anni precedenti era stato architetto del Comune. Ma i riflettori
saranno accesi in modo particolare sull’ attività di agronomo che portò
Di Bartolo alla ribalta nazionale per l’introduzione della coltivazione
del cotone.
Dalle esperienze che egli condusse nelle sue tenute di Terranova scrisse
un manuale, il primo in Italia, e portò le sue tecniche al Nord Italia
nelle tenute di Bettino Ricasoli che poco dopo divenne presidente del
consiglio dei Ministri.
Ricasoli lo definì il “partigiano dell’introduzione del cotone in
Italia” e avanzò la candidatura di Di Bartolo all’ Accademia dei
Georgofili.
Durante il convegno sarà presentata una lettera inedita che testimonia i
rapporti tra Di Bartolo e lo scrittore romantico Alessandro Manzoni
nelle cui tenute l’agronomo gelese operò per introdurre la coltivazione
del cotone.
Un testo che evidenzia le qualità del tecnico gelese e l’apprezzamento
del padre dei “Promessi sposi” Di botanica e coltivazione del cotone
nel XIX secolo in Italia parlerà Agnese Visconti dell’Università di
Pavia, su quella coltivazione nel Nisseno nel 1864 si soffermerà il
prof. Antonio Vitellaro presidente della Società nissena di Storia
Patria mentre il prof. Antonio Bacarella dell’Università di Catania
tratterà gli aspetti politico – economici della coltivazione del cotone
dall’anteguerra ad oggi.
Il prof. Paolo Guarnaccia dell’Università di Catania relazionerà sull’
esperienza di reintroduzione del cotone condotta negli ultimi anni in
città.
Del comitato scientifico fanno parte Alexander Di Bartolo e Piero Lo
Nigro con la collaborazione dell’assessore all’ Agricoltura Grazia
Robilatte. Ad aprire i lavori sarà il sindaco Lucio Greco.