Pubblicato il: 22/02/2023 alle 17:43
Militari del nucleo operativo di Polizia ambientale della Capitaneria di Porto di Gela ha individuato personale di una società edile intento a bruciare rifiuti speciali derivanti dall’attività di ristrutturazione di un fabbricato sito in località Manfria del Comune di Gela. I militari dopo aver appurato, mediante diversi giorni di appostamenti, che trattavasi di una prassi nell’ambito della gestione dei rifiuti prodotti dalla ditta, sono intervenuti prontamente al fine di far cessare l’illecito. Durante l’ispezione sono emerse numerose altre criticità nella gestione del deposito temporaneo di rifiuti, risultato essere incontrollato, andando, di fatto, a deturpare una zona rientrante nella fascia tutelata, a meno di 100 metri dalla linea di battigia, nonché caratterizzata dalle dune naturali sovrastate da una rigogliosa macchia mediterranea.
Le aree in questione, per un’estensione di circa 1.000 metri quadrati, sono state poste sotto sequestro preventivo e al titolare della società è stato contestato il reato di combustione illecita di rifiuti speciali, il quale prevede la pena della reclusione da 2 a 5 anni.