Pubblicato il: 09/04/2019 alle 14:39
Al vertice dell’organizzazione sgominata dalla Procura di Gela e dalla Guardia di Finanza, le cui indagini hanno consentito di scoprire una truffa da 22 milioni di euro, c’era Rosario Marchese, 33 anni, di Gela, imprenditore. Al suo fianco Giuseppe Nastasi, di 35 anni, di Gela, prestanome di aziende fantasma, Salvatore Sambito, di 38 anni, di Palma di Montechiaro, commercialista e revisore contabile, Roberto Goldaperini, di 58 anni, di Milano, avvocato, con l'incarico di risolutore delle controversie, Gianfranco Casassa, di 54 anni, di Brescia, procacciatore al Nord di aziende in crisi da risanare illecitamente e Rosario Barragato, di 46 anni, di Palma di Montechiaro, referente per le aziende del Sud. A Marchese, proprio recentemente, sono stati sequestrati 11 società e 2 ditte individuali in Sicilia, Piemonte, Lombardia e Veneto perchè ritenuto prestanome del pericoloso clan Rinzivillo di Gela. La presenta organizzazione individuava le imprese in crisi, che operavano soprattutto nel Nord Italia e offriva un piano di risanamento che consisteva nella creazione di falsi crediti d'impresa ceduti da aziende fantasma con cui compensare i debiti. In cambio, Marchese e soci avrebbero incassato complessivamente compensi per 4 milioni di euro
Coinvolte nelle indagini altri 117 soggetti: 66 persone e 51 imprese.