Pubblicato il: 29/10/2014 alle 15:04
La corte d'assise d'appello di Caltanissetta ha condannato a 18 anni di reclusione il gelese Fabio Greco, 40enne, che due anni fa uccise la propria madre adottiva, Iolanda Di Natale, e ferì gravemente un brigadiere dei carabinieri durante le fasi del suo arresto in casa, dove si era barricato. Il procuratore generale aveva chiesto per lui 30 anni di carcere. L'assassino è stato considerato perfettamente capace di intendere e di volere da una nuova perizia psichiatrica che ha ribaltato il precedente responso medico, in virtù del quale il gup aveva ordinato il non luogo a procedere per totale infermità mentale. Tuttavia, per la sua accertata pericolosità sociale, il magistrato, dispose il ricovero dell'imputato nell'ospedale psichiatrico giudiziario di Barcellona Pozzo di Gotto per la durata di 15 anni. Alla luce dell'odierna sentenza di condanna, Fabio Greco sarà perciò portato in un carcere ordinario dove dovrà scontare i 18 anni di reclusione, al termine dei quali, su decreto della stessa corte d'assise d'appello nissena, sarà sottoposto a libertà vigilata per la durata di tre anni. Il suo difensore, avvocato Giacomo Ventura, ha annunciato ricorso in Cassazione. Fabio Greco uccise la madre infierendo sul suo corpo con gli spilloni che la donna usava per lavorare la lana e con una statuetta della madonna impugnata a mo' di martello .