Pubblicato il: 26/06/2020 alle 20:58
Il Coordinamento dei Comitati di Quartiere di Gela si è riunito in data 24.06.2020 per discutere in merito alla recente approvazione del Regolamento sui Comitati di Quartiere di Gela.
Il Coordinamento ha, infatti, appreso solo dalla stampa ed a fatto già compiuto dell’approvazione del predetto regolamento non avendo avuto alcuna possibilità di interloquire né con la Commissione Affari Generali né con il Consiglio Comunale, in merito al medesimo regolamento.
Il Coordinamento negli anni scorsi aveva già presentato una propria proposta regolamentare, proposta su cui era stata avviata una costruttiva interlocuzione con i componenti delle precedenti Commissioni Affari Generali e Bilancio oltre che con l’allora Presidente del Consiglio Comunale Alessandra Ascia.
Ciò che oggi fa riflettere è il fatto che l’attuale regolamento, disattendendo totalmente lo spirito di quello in discussione, abbia di fatto svuotato totalmente l’atto normativo concordato, eliminando di fatto la partecipazione attiva e concreta dei comitati soprattutto per quanto riguarda la partecipazione alle scelte amministrative e di bilancio. È inoltre evidente l’ingerenza politica che il Consiglio Comunale vuole esercitare sulle attività dei Comitati avendo, l’attuale regolamento eliminato totalmente l’organismo di autoregolamentazione previsto ed avendo invece introdotto un controllo diretto delle commissioni consiliari e ciò in evidente e palese contrasto con gli scopi per cui i comitati di quartiere attualmente operano.
Inoltre ciò che fa seriamente riflettere è il fatto che il Consiglio Comunale anzicché agevolare l’interlocuzione con la città abbia di fatto implementato gli oneri a carico dei Comitati di Quartiere, disponendo l’obbligo, con relativi oneri economici, di iscrizione all’Agenzia delle Entrate unico ed esclusivo caso in Italia. La politica dovrebbe, infatti, favorire la partecipazione cittadina riducendo gli oneri ed i balzelli burocratici; tale regolamento va invece nella direzione opposta.
I Comitati spontanei di Quartiere cittadini, pertanto, in attesa di ulteriori sviluppi, continueranno ad esercitare le proprie attività di controllo e di promozione dei territori all’interno dei quali hanno sempre storicamente operato.